Sci Alpino
Sci alpino, Alex Vinatzer confermerà una migliore propensione verso il gigante rispetto allo slalom?
Gigantista, slalomista o entrambi? Alex Vinatzer proverà a dare una risposta in una stagione che si presenta probabilmente come la più importante della carriera. In quella scorsa l’altoatesino ha mostrato una crescita davvero notevole in gigante, arrivando addirittura ai due ottimi risultati (quinto e sesto) ottenuti nella due giorni di Aspen, che probabilmente hanno segnato la svolta definitiva per Alex tra le porte larghe.
Sicuramente il rendimento in gigante di Vinatzer è stato superiore rispetto a quello in slalom. In quella che doveva essere una specialità nuova il nativo di Bolzano ha saputo migliorarsi gara dopo gara e soprattutto è sembrato trovarsi molto più a suo agio anche come sciata rispetto al suo slalom. Le tante uscite hanno sicuramente minato le certezze dell’azzurro tra i rapid gates, con Alex che probabilmente ha perso un po’ di fiducia, facendo davvero fatica ad ottenere i risultati sperati.
Nella passata stagione si poteva pensare ad un Vinatzer pronto a lottare per il podio ad ogni gara ed invece la prima top-10 (decimo) è arrivata solo a febbraio a Chamonix, con un successivo sesto posto a Palisades Tahoe (miglior risultato) e poi un ottavo nelle finali di Saalbach. Decisamente troppo poco per quello che doveva essere lo slalomista di punta della squadra azzurra, che invece stava costruendosi in gigante una bella stabilità, sfiorando con costanza la top-10 ed entrandoci poi con le già citate gare di Aspen.
Era dai tempi di Manfred Moelgg che l’Italia non aveva un atleta che poteva cimentarsi in entrambe le specialità tecniche con buoni risultati e con anche obiettivi importanti. La carta d’identità è nettamente dalla parte di Vinatzer, visto che recita solo 25 anni, ma sicuramente l’altoatesino è in quel momento della carriera in cui sa di dove dare una svolta. Essere competitivo sia in gigante sia in slalom è assolutamente possibile e da Soelden comincerà questo lungo cammino.