Sci Alpino

Sci alpino, cosa aspettarsi da Lara Colturi? Il sogno del primo podio in quello che può essere l’inverno della maturazione

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Lara Colturi / Lapresse

Il 15 novembre Lara Colturi compirà 18 anni. Siamo dunque prossimi alla cosiddetta maggiore età per uno dei più grandi talenti nati in Italia all’inizio del XXI secolo. Cosa possiamo aspettarci dalla piemontese nella stagione 2024-25, ormai alle porte? Inutile nascondere come vi sia grande curiosità attorno alla precoce teenager, soprattutto dopo quanto accaduto nel recente passato.

Non va dimenticato come il 2023-24 sia stato un inverno complesso per la giovanissima figlia d’arte. È stata a tutti gli effetti un’annata di recupero dopo il serio infortunio patito il 7 febbraio 2023, giorno in cui si è lesionata il legamento crociato anteriore. Una battuta d’arresto comune per chi pratica sci alpino, ma in grado di condizionare in negativo qualsiasi carriera.

Fortunatamente, Colturi ha potuto effettuare il percorso di recupero sfruttando la freschezza fisica dell’adolescenza. L’anno scorso ha conseguito risultati di rilievo, tra i quali spicca il primo ingresso nella top-10, artigliato grazie al posto nello slalom di Flachau nel mese di gennaio. Il tutto con una preparazione inevitabilmente raffazzonata.

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Proprio per questo viene da chiedersi dove possa arrivare Lara nei prossimi mesi. Potrebbero essere quelli della maturità sia sul piano anagrafico che agonistico? Insomma, senza girarci troppo attorno, la vedremo per la prima volta sul podio? Verrebbe da rispondere “Perché no?”. La qualità non le manca e, soprattutto nelle discipline tecniche, c’è ancora modo di emergere precocemente. Magari in maniera estemporanea (Alice Robinson e Zrinka Ljutic insegnano), ma di certo non casuale.

“La classe non è acqua” recita un noto modo di dire. Alla piemontese, di sicuro, questa caratteristica non manca. Per adesso è ancora inevitabilmente “la figlia di Daniela Ceccarelli”, ma non c’è ragione di dubitare che un domani la campionessa olimpica 2002 di supergigante possa essere conosciuta come “la mamma di Lara Colturi”. Un po’ come capitato con Federica Brignone e Ninna Quario.

Il percorso verso questa trasformazione, anzi, “maturazione”, visto che si è parlato di maggiore età, è già cominciato. Capiremo nell’immediato futuro se il 2024-25 potrà rappresentare un significativo gradino in quell’annunciata Stairway to Heaven sportivo che si direbbe nel destino di chi può essere considerata una gemma grezza in fase di raffinazione.

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