Sci Alpino

Sci alpino, Marco Odermatt: “Il ritorno di Hirscher? Io ho tutto da perdere. Occhio a Meillard per la Coppa, è il migliore tecnicamente”

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Marco Odermatt / La Presse

La Coppa del Mondo di sci alpino 2024-25 comincerà nel weekend del 26-27 ottobre da Sölden, in Austria. In campo maschile, Marco Odermatt è reduce da una stagione sensazionale, durante la quale ha sbaragliato il campo, fregiandosi della terza Sfera di cristallo consecutiva.

L’elvetico, che proprio oggi compie 27 anni, sta spadroneggiando nel massimo circuito come – se non più – di chi l’ha preceduto nel ruolo di satrapo del Circo Bianco, ovvero Marcel Hirscher. Al riguardo, è affascinante pensare come il trentacinquenne austriaco abbia deciso di effettuare il proprio ritorno in azione dopo un lustro di inattività. Assisteremo dunque a quel “confronto diretto”, se così può essere definito, tra due fuoriclasse.

In questi giorni, Odermatt ha affrontato per la prima volta il tema del comeback di Hirscher, dicendo “in teoria, ho molto più da perdere io di Marcel. Non sarebbe bello se, a 35 anni, mi battesse. Il suo ritorno è un avvenimento splendido per il nostro sport. Se sarà competitivo? Francamente, non penso abbia dimenticato come si scia!”.

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Interpellato in merito alle prospettive sull’inverno 2024-25, lo svizzero ha indicato come primo obiettivo la vittoria nella discesa libera di Kitzbühel, che manca al suo palmares. Per quanto riguarda la conquista della Coppa del Mondo, la si da’ per scontata? Assolutamente no, anzi. Il rossocrociato ha già individuato l’antagonista da tenere d’occhio. Si tratta del compatriota Loic Meillard “perché tecnicamente è uno dei migliori, se non il miglior sciatore all-around del momento. Può vincere in tre discipline” ha spiegato.

In effetti, lo scorso anno Meillard ha chiuso la classifica generale al secondo posto, ma con 1.073 punti, contro i 1.970 di Odermatt! Se poi si parla di chi è capace di imporsi in tre specialità, vale la pena di ricordare come dei 13 successi conseguiti nel 2023-24 da Odermatt, 9 siano arrivati in gigante, mentre gli altri 4 siano stati equamente spartiti fra Super-G e discesa.

Meillard, dal canto suo, ha primeggiato nelle discipline tecniche (in 3 occasioni) ed evidentemente viene ritenuto in grado di farlo anche in Super-G. Insomma, “ne deve mangiare di polenta” per essere all’altezza del conterraneo, che quantomeno ha voluto fornirgli un attestato di stima.

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