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Sci alpino, Mikaela Shiffrin non farà gare di discesa in questa stagione e spiega la motivazione

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Mikaela Shiffrin / LaPresse

Siamo ormai giunti al momento di alzare il sipario sulla Coppa del Mondo di sci alpino femminile 2024-2025. Come tradizione la prima gara si disputerà sul ghiacciaio del Rettenbach di Soelden (Austria) con il gigante che consegnerà i primi 100 punti di una stagione che si annuncia quanto mai interessante. Dopo i problemi fisici di un anno fa, è prontissima a rimettersi a battagliare Mikaela Shiffrin. La statunitense, dopo aver mancato la Sfera di Cristallo 2023-2024 (vinta poi da Lara Gut-Behrami) si è raccontata in una lunga intervista a Eurosport, nella quale ha parlato a 360° e ha rivelato diversi aspetti davvero fondamentali. Su tutte una decisione importante dopo la brutta caduta di Cortina.

La fuoriclasse nativa di Vail inizia dalla questione legata a numeri e record: “Per molto tempo la mia mentalità ha cercato di evitare queste domande. Ne ho parlato con i giornalisti in maniera evidente ‘di nuovo i numeri, i record, non voglio parlare dei record, non penso ai record’. Anche se può essere vero, portare energia allo sport non è mai una brutta cosa. Record o statistiche a parte, mi sento carica in questo momento quando le persone tirano fuori il fatto che possa raggiungere quota 100 vittorie. Penso che sia incredibile che le persone stiano ancora seguendo questo viaggio e ne siano entusiaste”.

Come detto, però, la caduta nella discesa di Cortina d’Ampezzo della scorsa stagione sembra avere segnato un prima ed un dopo alla sua carriera. “Passare da un allenamento per una disciplina ad un altro è sempre difficile. Ad ogni modo, senza contare lo slalom, il gigante è sempre la mia priorità, ma io amo anche superG e discesa. Mi nutrono l’anima. Ma, quanto successo a Cortina, non posso metterlo tra parentesi. Non avevo fatto un solo giorno di allenamento da St. Moritz in avanti. Dopo Cortina abbiamo dovuto rivalutare tutto e ci siamo detti ‘cosa stiamo facendo qui che potenzialmente mi sta preparando a un piccolo fallimento?’ Una di queste cose è cercare di destreggiarsi tra ogni evento. A un certo punto, finiamo per sacrificare la qualità”.

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“Mi sentivo di essere lontana dal poter disputare un buon gigante dopo la caduta – prosegue – anche per questo sono davvero grata alla mia squadra per avermi fatto tornare al ritmo giusto. È emozionante, è un po’ snervante in vista della gara di sabato”.

La vincitrice di cinque Coppe del mondo generali, quindi, non prenderà parte alle discese in questa annata ma, di pari passo, rivela di essere in ottima forma: “La mia preparazione è stata fantastica. Sono davvero emozionata di dare il via a un’altra stagione di Coppa del Mondo, un’altra ancora, siamo ancora qui! È stato tutto molto diverso rispetto all’anno scorso, quando abbiamo lottato con il meteo per tutta l’estate e l’autunno. Mi sento fisicamente e mentalmente in ottima forma”. 

Mikaela Shiffrin si prepara per il via della stagione, condizione ben differente rispetto al suo compagno Aleksander Aamodt Kilde, ancora alle prese con la bruttissima caduta di Wengen di gennaio scorso. “Sono così motivata e ispirata da lui, quindi non è bello essere separati l’uno dall’altro. Ma questa è la relazione di maggior supporto che potessi mai immaginare. Possiamo vivere esperienze completamente diverse e continuare a sostenerci a vicenda. Penso che sarà a Soelden questo fine settimana, il che è meraviglioso. Questa stagione, penso che la prenderemo con calma, la prenderemo come viene”.

Dalla Coppa del Mondo il mirino passa ai Campionati Mondiali che si disputeranno a Saalbach (Austria): “Li considero quasi come una gara di Coppa del mondo. Il mio obiettivo generale è essere più preparata possibile a ogni gara per lottare per vittorie o podi, e per essere al massimo livello, e lo stesso vale per i Campionati del mondo. Quindi, in questo modo, le priorità rimangono piuttosto semplici. Ovviamente le gare di Coppa del mondo sono una priorità per me. Più facile a dirsi che a farsi, ma cercherò di raggiungere il picco all’inizio della stagione e di portarla fino alla fine, il che fondamentalmente non è scientificamente possibile”. 

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