Formula 1

Stefano Domenicali parla chiaro: “La F1 è anche intrattenimento, puntiamo ad allargare il bacino di utenza”

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Domenicali / LaPresse

Agonismo o intrattenimento? Difficile far coesistere i due emisferi, specie quando si parla di F1. La sensazione, però, è che il secondo aspetto stia avendo sempre più presa nelle politiche gestionali del Circus e del CEO, Stefano Domenicali. In un’intervista concessa alla BBC, il manager italiano, ex Team Principal della Ferrari, non ha fatto troppi giri di parole relativamente alle idee sul futuro della massima categoria dell’automobilismo.

Puntiamo a coinvolgere chi è un super tifoso, ma anche chi non ha idea di cosa sia la F1“, le parole di Domenicali. “Il nostro pubblico guarda i film e gli eventi e noi siamo uno di questi.  Dobbiamo pensare in grande, non crediamo più di dover competere con altri sport a quattro ruote, dobbiamo essere forti in un mercato pieno di offerte diverse. Tra dieci anni la F1 sarà ancora una grande piattaforma di intrattenimento, ma anche di grande sfida tecnologica“, ha aggiunto.

Dobbiamo essere un posto dove lo sport sarà ancora centrale, sarà importante mantenere l’attenzione sull’azione in pista. Voglio assicurarmi che la F1 sia una piattaforma molto inclusiva e amata in tutto il mondo, che fa divertire la gente e che diverte chi ne fa parte. E in pista dovrà esserci sempre rispetto, perché la sfida è che il mondo può imparare da noi come comportarsi“, le precisazioni di Domenicali.

Resta da capire se il giusto mix possa funzionare, con il rischio che l’intrattenimento possa prendere il sopravvento e andare a stravolgere l’identità della categoria.

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