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Ciclismo

Tadej Pogacar bastona ancora tutti e vince il Giro di Lombardia. Ciccone sul podio

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Lapresse

Strade Bianche, Liegi-Bastogne-Liegi, Giro d’Italia, Tour de France, Mondiali e, ovviamente, non poteva non mettere la ciliegina sulla torta con il Giro di Lombardia. Tadej Pogacar mostruoso quest’anno, da record nella Classica delle Foglie Morte con il suo quarto successo consecutivo, così come aveva fatto Fausto Coppi. La maglia iridata brilla sul lungomare di Como, ennesimo dominio senza replica per i rivali, con uno scatto arrivato a 48 chilometri dalla conclusione.

Prima fase di gara a velocità folli, tutti a cercare la fuga giusta, forse l’unica opportunità di provare a mettere in difficoltà Tadej Pogacar e la sua squadra. UAE Emirates sempre in testa al gruppo a gestire, alla fine, in due diverse fasi della corsa, si è formato il tentativo di giornata. Prima sono riusciti ad evadere in dodici: Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Wilco Kelderman (Visma-Lease a Bike), Dani Martinez (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Eddie Dunbar (Jayco-AlUla), Remy Rochas (Groupama-FDJ), Julien Bernard (Lidl-Trek), Einer Rubio (Movistar), Martijn Tusveld (dsm-firmenich-PostNL), Harold Martin Lopez (Astana-Qazaqstan), Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck) e Matteo Fabbro (Polti-Kometa).

Successivamente si sono uniti a loro anche Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Bastien Tronchon (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Thymen Arensman (INEOS Grenadiers), Brandon Smith Rivera (INEOS Grenadiers), Gregor Muhlberger (Movistar Team), Kevin Vermaerke (dsm-firmenich-PostNL), Tiesj Benoot (Visma-Lease a Bike), Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility), andando a creare un drappello di oltre venti uomini che ha guadagnato più di 4′ sul plotone.

Strada facendo però il lavoro della UAE Emirates si è intensificato e gli attaccanti sono andati a perdere sempre più margine (ed unità), approcciando la Colma di Sormano con praticamente un minuto di vantaggio. Neanche il tempo di approcciare l’ascesa e Pogacar ha lanciato il suo attacco che, come ci ha abituato, non ha avuto risposte. Il campione del mondo è andato via e ha fatto il vuoto, con nessuno che è riuscito a reagire. Ennesima cavalcata trionfale, fin sul traguardo di Como.

Alle sue spalle è stato costretto ad accontentarsi del secondo posto il campione olimpico Remco Evenepoel: il belga della Soudal-QuickStep è stato il migliore degli umani, chiudendo però a 3′ circa di ritardo. Terzo un eccellente Giulio Ciccone che riporta l’Italia sul podio della classica autunnale ad un anno di distanza dal piazzamento del compagno di squadra Andrea Bagioli: prova ottima per l’abruzzese che si è difeso nel momento clou ed ha trovato il guizzo finale per centrare la top-3.

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