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Ciclismo

Tadej Pogacar fa il vuoto anche al Giro dell’Emilia. Podio a sorpresa per Piganzoli

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Lapresse

Signore e signori, Tadej Pogacar al momento è letteralmente ingiocabile. Prima gara dello sloveno con la maglia iridata addosso e il fenomeno della UAE Team Emirates appone immediatamente la sua firma: il Giro dell’Emilia viene semplicemente dominato da parte sua, rilanciando la sua candidatura per prendersi il quarto Giro di Lombardia consecutivo, impresa riuscita al solo Fausto Coppi tra il 1946 ed il 1949.

La prima metà di gara è semplicemente un riscaldamento. Benjamin Thomas (Cofidis), Dimitru Peyskens (Bingoal WB), Roberto Carlos Gonzàlez (Team Corratec – Vini Fantini), Ander Ganzabal (Euskaltel-Euskadi), Alessio Martinelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e José Ramòn Muniz (Petrolike) ravvivano le prime ore di giornata, con Peyskens che perde poi le ruote del gruppetto di testa.

I cinque fanno da pesci pilota, in gruppo sembra esserci un po’ di maretta, con delle fratture createsi prima del primo imbocco del San Luca, entrando nei 40 chilometri dal traguardo. E il primo passaggio sulla temuta ascesa diventa decisivo: il primo a partire è Evenepoel, con Pogacar che gli rimane attaccato. Poco dopo lo sloveno approfitta di uno scatto di un uomo dell’Astana-Qazaqstan e apre un gap che si allarga piano piano.

Questo è l’inizio di una nuova avventura in solitaria e sotto la pioggia battente per il fenomeno dell’UAE Team Emirates: l’unico a tenere per un centinaio di metri è Matteo Jorgenson, che però va fuori giri in poco tempo. E il margine si amplia, pedalata dopo pedalata: 35” sul gruppo sul primo passaggio al traguardo, oltre un minuto al secondo.

Una vittoria per dispersione, con gli avversari che nemmeno ci provano: Primoz Roglic resta a ruota, Remco Evenepoel addirittura si ritira capendo che ormai la vittoria è bella che andata. E quindi è Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe) a provare un inseguimento disperato verso Pogacar ai -20 dal traguardo, ma viene ripreso sull’ultima ascesa, con Tom Pidcock che chiude secondo davanti a un buon Davide Piganzoli con quasi due minuti di ritardo. Ma la festa è tutta per Tadej Pogacar, quinto a vincere la prima gara in maglia iridata dopo Tom Boonen, Abraham Olano, Francesco Moser e Freddy Maertens.

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