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Tiro a volo, al via le Finali di Nuova Dehli. Fari puntati su Diana Bacosi, Stanco cerca il bis

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Diana Bacosi/ IPA Spor

Obiettivo: chiudere la stagione in bellezza. Si svolgeranno dal 15 al 17 ottobre le Finali della Coppa del Mondo 2024 di tiro a volo, competizione quest’anno in scena in India, precisamente in quel di Nuova Dehli. Sarà un appuntamento molto importante per gli azzurri, motivati ad ottenere ancora prestigiosi risultati per rintuzzare il già ricco palmares ottenuto in questa annata sportiva. 

Saranno sei in totale i tiratori che saliranno in pedana coadiuvati dal Tecnico Federale Daniele Di Spigno, due per la trap e quattro per lo skeet. Per la fossa olimpica sarà della partita Silvana Maria Stanco ed Erica Sessa, mentre per la seconda specialità cercheranno di fare la voce grossa Gabriele Rossetti, Tammaro Cassandro, Diana Bacosi e Martina Maruzzo. 

Inutile dire che i fari saranno puntati sulla Campionissima Diana Bacosi che, dopo il meraviglioso oro ottenuto a Parigi 2024 nella gara a squadre miste, sogna di conquistare il primo oro in una finale, risultato mai raggiunto il carriera malgrado i due podi di Abu Dhabi (terzo posto, 2013) e appunto Nuova Degli (secondo posto, 2017), specie dopo la prestazione incolore di Parigi 2024 in campo individuale. Non sarà ovviamente facile, specie per una prova così particolare che arriva in coda di una stagione molto dispendiosa sotto il profilo delle energie fisiche e mentali.

Chi invece ha già vinto una Finale è Gabriele Rossetti, trionfatore sia a Nicosia nel 2015 che a Larnaca nel 2021, in attesa di un tris che potrebbe essere firmato proprio nel territorio indiano. Ci proverà anche Cassandro, forte della terza posizione del 2021. A questi si aggiunge anche Martina Maruzzo, comportatasi in maniera egregia negli scorsi mesi.

Cerca la doppietta invece nel trap Silvana Maria Stanco, vincitrice lo scorso anno delle Finali di Doha e forgiata dall’argento dell’ultima rassegna a cinque cerchi. Mentre per Erica Sessa l’ambizione è quella di migliorare il gradino più basso del podio raccolto l’anno scorso. L’Italia ha tutte le carte in regola per ben figurare.

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