Ciclismo

Tyler Hamilton, il gregario di Armstrong: “Mi dicevano che le trasfusioni erano per la salute. L’ho perdonato”

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Hamilton / Lapresse/Olycom

Tyler Hamilton vinse la Liegi-Bastogne-Liegi nel 2003 e fu secondo al Giro d’Italia 2002, ma il suo nome è inequivocabilmente legato al doping: alle Olimpiadi di Atene 2004 conquistò la medaglia d’oro nella cronometro ma venne trovato positivo a un’emotrasfusione e venne squalificato per due anni. Il ciclista venne coinvolto anche nell’Operacion Puerto, anche se poi fu escluso dalle indagini relative prima di ritirarsi nel 2009.

Tyler Hamilton fu anche uno dei grandi gregari di Lance Armstrong alla US Postal e lo accompagnò verso i suoi trionfi al Tour de France tra il 1999 e il 2002, poi tolti allo statunitense per il suo dichiarato utilizzo di sostanze dopanti. Il classe 1971, che ha scritto il libro “The Secret Race” per raccontare il dietro le quinte di certe pratiche, è tornato a parlare nel podcast The Roadman: “Odiavo le trasfusioni, sia che il sangue entrasse che uscisse. All’inizio mi dicevano che era per prendermi cura del mio corpo, che era per la mia salute“.

Tyler Hamilton si è soffermato proprio sulle trasfusioni:Ero seduto… e pensavo: ‘Cosa sto facendo? È assurdo. Mi sento sporco. Dal 1998 in poi, tutto era nascosto ed estremamente pericoloso“. L’adozione di pratiche dopanti era purtroppo molto frequente e l’ex ciclista si è giustificato in questo modo: “Ti rimbocchi le maniche, ti sforzi e lo metti in secondo piano. Ho pensato che fosse quello che mi serviva per competere, tutti lo facevano“.

Nel 2011 fece scalpore una dichiarazione di Hamilton, che svelò di aver visto Armstrong iniettarsi in numerose occasioni: “Prendevo quello degli altri: EPO, testosterone, trasfusioni di sangue“. Lo statunitense sostiene di avere perdonato il suo ex capitano: “Non serbo rancore. La vita è molto migliore quando si perdona. Ha vissuto molte cose che non conoscevo, tra cui il bullismo da parte del patrigno. Quando l’ho capito, ho provato empatia e ho capito cosa stava facendo”.

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