Rugby
United Rugby Championship: il Leinster domina a Monigo, per Treviso un altro ko pesante
Si è appena conclusa a Monigo la sfida valevole per la terza giornata dell’United Rugby Championship e in campo sono scese la Benetton Treviso e il Leinster. Veneti a caccia del primo successo stagione dopo un avvio difficile, mentre per i dubliners l’obiettivo dichiarato era la terza vittoria consecutiva. Ecco come è andata.
Avvio molto equilibrato, con il Leinster che prova a fare la partita, ma Treviso molto attento in difesa. Ma al 10’ arriva la maul dei dubliners che demolisce i biancoverdi e arriva subito la meta di punizione e il cartellino giallo a Spagnolo per lo 0-7 iniziale, con l’indisciplina ancora cara per i veneti. E dopo un minuto arriva l’uno-due di Leinster, con la difesa Benetton troppo molle e si involano gli irlandesi che chiudono con Frawley per lo 0-14. Prova una reazione la squadra di Bortolami, ma dopo un lungo assedio sui 22 arriva il tenuto e nulla di fatto. E subito dopo Lowe calcia un pallone d’oro, obbliga Treviso a una mischia contro sui 5 metri e nell’azione successiva terza meta dei dubliners con Conan per lo 0-21.
È un monologo blu quello che si vede in campo a Monigo e Leinster che al 24’ va vicinissimo alla quarta meta. Ma ancora una volta sono i dubliners ad avere una mischia sui 5 metri e arriva troppo facilmente la meta di Doris, che si infila in un difesa biancoverde troppo molle e punteggio sullo 0-28. Fatica tantissimo la Benetton a costruire qualcosa e anche quando trova un bella fiammata poi arriva l’errore che ferma tutto. Passano, così, i minuti e primo tempo che si chiude con un parziale di 4 mete a zero per i dubliners che hanno virtualmente chiuso il match.
Leinster che a inizio ripresa alza un po’ il piede dall’acceleratore, ma Treviso non ha la forza di provare a riaprire un match scappato via nei primi 40 minuti. Al 50’ prima occasione per i veneti, con una touche offensiva sui 5 metri, ma palla recuperata da Leinster sulla rimessa laterale. Così il secondo tempo diventa un lunghissimo garbage time, dove per le statistiche vanno segnalati il cartellino giallo a Baird, poi la meta da maul di Marco Manfredi e allo scadere quella di Baron per il 5-35 finale.