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Volley, Rinaldi e Bottolo: l’avvio folgorante in Superlega per recuperare il tempo perduto

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Bottolo/Ipa

L’Italia ha bisogno di forze fresche nel ruolo di banda ricevitore. Qualcosa si sta muovendo tra i più giovani, soprattutto grazie a Luca Porro, che a Padovba sta alzando l’asticella ma i fari, al momento sono puntati su due giocatori che hanno dimostrato a più riprese di avere grandi qualità ma non sempre hanno risposto presente alle sollecitazioni della Superlega nelle ultime stagioni.

L’avvio di stagione sia di Mattia Bottolo, sia di Tommaso Rinaldi, però, evidenzia un’inversione di tendenza. Intanto entrambi giocano titolari e lo scorso anno non era affatto scontato, con Bottolo che partiva dalla panchina e Rinaldi che in panchina ci è finito, perdendo poi anche il posto in Nazionale, proprio a favore dello schiacciatore veneto di Civitanova, rientrato in extremis fra i 13 di Parigi, grazie anche alla bella prova nei quarti di finale della Nations League contro la Francia che poi sarebbe diventata campione di tutto e che l’Italia delle “seconde linee” in quella occasione fece soffrire non poco.

Mattia Bottolo ha atteso due anni per trovare il posto da titolare a Civitanova. E’ vero che la squadra marchigiana ha costruito una squadra meno “corazzata” rispetto agli anni scorsi ma i marchigiani potranno dire la loro anche nelle posizioni che contano della classifica e anche puntare alle semifinali dei play-off dove tutto può accadere.

Bottolo si trova al 24mo posto nella classifica di rendimento della Superlega dopo le prime cinque giornate disputate, con una media di 3.85 a set ma soprattutto si trova al nono posto nella classifica del rendimento in ricezione, fondamentale che lo aveva fatto soffrire un po’ in passato e nel quale ora sembra aver migliorato in modo sensibile. Il giocatore di Civitanova può dare continuità alla sua buona estate e arrivare alla prossima stagione azzurre, quella del Mondiale, con il giusto abbrivio.

Tommaso Rinaldi, invece, arriva da una stagione complicata che poteva sicuramente intaccare nella sua crescita soprattutto caratteriale. Per lui, abituato a bruciare le tappe, non è semplice riuscire a digerire un finale di stagione come quello passato, con prestazioni al di sotto delle aspettative e con tanta panchina, che poi si è riflettuta anche sulla stagione azzurra dove qualche prestazione non all’altezza delle attese ha convinto Fefè De Giorgi a non convocarlo per i Giochi.

Rinaldi ha iniziato alla grande questa stagione a livello individuale. Modena non sempre è riuscita ad esprimersi su buoni livelli ma lo schiacciatore figlio d’arte ha disputato quattro ottime partite, risultando sempre l’ultimo ad arrendersi nelle sconfitte e decisivo nelle vittorie, ultima delle quali il 3-0 rifilato a Monza domenica scorsa. Rinaldi occupa la 13ma posizione nella classifica della ricezione, mentre in attacco è molto in alto, al settimo posto con una media di 4.76 punti a set e si propone come uno degli attaccanti più solidi dell’intero torneo, il tutto con l’obiettivo di rientrare dalla porta principale in azzurro in vista del Mondiale 2025.

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