Basket
WNBA 2024: New York Liberty avanti 2-1 nelle Finals sulle Minnesota Lynx
Le WNBA Finals avranno nelle New York Liberty le prime ad avere la possibilità di giocarsi la possibilità di chiudere i conti. Una tripla a un secondo dalla fine di Sabrina Ionescu porta enorme gioia in casa newyorkese, soprattutto per come s’era messa la partita all’inizio: a Minneapolis è 77-80 conclusivo con 13 punti della prima scelta al draft 2020, di Leonie Fiebich e di Jonquel Jones, ma soprattutto 30 e 11 rimbalzi di Breanna Stewart. Per le Lynx Napheesa Collier si gioca tutti e 40 i minuti realizzando 22 punti; 19 anche per Kayla McBride.
Dopo un paio di minuti d’equilibrio, ci pensa il trio Williams-McBride-Collier a dare una grossa spinta alle Lynx, subito pronte a salire sul 14-5. Smith e Carleton aumentano ancor più il divario fino al 21-7, ed è ancora Carleton a piazzare la tripla del massimo vantaggio sul 26-11. In qualche modo Jones ricuce un minimo sul 28-18. Minnesota sembra poter mantenere il divario piuttosto intatto attorno alle dieci lunghezze, e in effetti tutto il secondo quarto va in questa direzione: 44-35 all’intervallo.
Dopo tantissimo controllo da parte di Minnesota lungo quasi tutto il terzo periodo, la vera reazione la firma la coppia Ionescu-Stewart, che negli ultimi due minuti è in grado di riportare a un solo punto di ritardo le Liberty (62-61). La rincorsa si completa a 6’18” dalla fine, con il gioco da tre punti di Stewart che arriva a quota 30. Dopo il successivo 2/2 di Carleton sbagliano tutte per tre minuti e mezzo, poi, dopo il +4 di Williams per le Lynx, le Liberty piazzano un rapidissimo 8-0 con Jones e Ionescu: 73-77. Carleton e Collier riescono a firmare la parità a quota 77, poi arriva il colpo del destino di Ionescu.
Sono 7 minuti e 52 secondi quelli che spende in campo Cecilia Zandalasini, che stavolta ha più fortuna delle altre due occasioni in cui va in campo: 4 punti, i primi due ad aprire il secondo quarto e i restanti a ricevere da Hiedeman per il 32-22. Nel complesso è, ancora una volta, la dimostrazione che il merito di poter giocare a questo livello la giocatrice nativa di Broni se l’è ben più che guadagnato.