Tennis

Alexander Zverev: “Superficie troppo lenta a Torino per essere un campo indoor. Sinner è il migliore”

Pubblicato

il

Alexander Zverev parte forte a Torino e si conferma uno dei principali favoriti per il titolo alle ATP Finals 2024. Il tedesco, n.2 del ranking mondiale, ha sconfitto il russo Andrey Rublev con un duplice 6-4 nel primo impegno del girone facendo già un passo avanti significativo verso la qualificazione in semifinale. Domani tornerà in campo contro il norvegese Casper Ruud, che ha battuto a sorpresa un irriconoscibile Carlos Alcaraz.

In conferenza stampa, Zverev è stato interpellato sulla cerimonia di premiazione di Sinner per aver chiuso la stagione in vetta alla classifica ATP: “Jannik si merita tutto questo, è il migliore al mondo, quest’anno ha vinto due Slam e più Masters1000 di tutti. Naturalmente non ho potuto guardare la cerimonia perché mi stavo preparando per la mia partita. Mi stavo riscaldando, facevo le mie cose, e siamo andati in campo subito dopo. Non sapevo che Boris gli avesse dato il trofeo e cose del genere. Penso che sia un grande momento per lui e per il tennis italiano, ma vedremo chi riceverà il trofeo l’anno prossimo…“.

Sulla superficie dell’Inalpi Arena:È molto lenta, troppo lenta per essere un campo indoor. Non mi lamento perché mi piacciono sia le superfici lente che le superfici veloci. Non mi interessa più di tanto. Penso che nel tennis odierno si stiano perdendo un po’ gli stili di gioco. Il motivo è che penso che i campi in terra battuta e i campi in cemento siano praticamente tutti uguali. Hanno quasi la stessa velocità, ad eccezione di due tornei quest’anno, Cincinnati e Parigi Bercy, perché sono più veloci“.

ATP Finals 2024, Alexander Zverev regola Andrey Rublev in due set

Mi sfuggono un po’ le differenze tra le superfici, perché prima c’era una netta differenza tra i campi in terra battuta e i campi in cemento all’aperto. Alcuni erano molto lenti, come Indian Wells, ma altri erano molto veloci, come il Canada e Shanghai. Penso che abbiamo perso un po’ questo aspetto cercando di rendere tutte le superfici molto simili e quasi uguali. Quando Federer era ancora nel circuito, era molto diverso. C’erano grandi differenze tra un campo in terra battuta, un campo in cemento e un campo indoor. Ora mi manca un po’questo aspetto“, aggiunge Sascha.

Sulla qualità attuale delle palline:Quello che accade ora con le palline da tennis è che l’aria e la pressione lasciano la pallina a causa del materiale, che non le trattiene all’interno. Non solo la pallina si gonfia, ma l’aria e la pressione della pallina da tennis diminuiscono drasticamente. Ecco perché molti giocatori hanno problemi al gomito e altri al polso. Non era così 10 o 15 anni fa. Sono molto interessato all’argomento per quanto non abbia motivo di lamentarmi. Sono numero 2 al mondo, ho avuto una grande stagione, non mi lamento dei risultati. Penso solo che, a lungo termine, la salute dei giocatori sia un grosso problema con le palline da tennis che abbiamo attualmente. Volano molto velocemente nell’aria per i primi due o tre metri, poi rallentano. Non c’è nulla che tenga in vita la palla, cosa che era molto diversa circa cinque, sei anni fa“.

Exit mobile version