Artistica

Alice D’Amato: “Prima della finale olimpica piangevo. Avevo tanta paura del mondo dello spettacolo”

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Alice D'Amato / Lapresse

Alice D’Amato ha rivissuto le emozioni del suo trionfo alla trave alle Olimpiadi di Parigi 2024, raccontando le sue sensazioni durante l’ultima puntata di Ginnasticomania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Per me quel giorno era partito un po’ così perché era l’ultimo, ero un po’ crollata all’inizio e avevo fatto un pianto di liberazione perché ero stanca. La tensione si sentiva, la mia famiglia mi ha detto di godermela, io volevo concludere le Olimpiadi con i fiocchi, tutta pulita e contenta di me stessa. Poi è arrivata la medaglia che non mi aspettavo, se ci penso mi vengono i brividi: le cose inaspettate forse sono le cose più belle, per me quel giorno è stato un grande insegnamento“.

La ginnasta genovese, che pochi giorni prima aveva conquistato la medaglia d’argento nella gara a squadre insieme alle proprie compagne, ha poi proseguito:Se ci penso fa strano, forse perché sono ancora nell’occhio del ciclone. Magari quando finirò la carriera me ne renderò forse più conto. Vorrei godermi questo momento e poi arriverà il momento di metterlo da parte per un nuovo quadriennio, per ottenere grandi risultati come in questo: per me sarebbe una rivincita personale“.

L’azzurra è sempre più attiva nel mondo dello spettacolo e si è soffermata anche su questo aspetto: “Inizialmente avevo tanta paura, essendo una persona timida e chiusa avevo paura di mettermi in mostra. Evento dopo evento mi rendo conto che sto crescendo e questo mi servirà come aiuto anche nella ginnastica: avevo sempre timore a farmi vedere, mi aiuterà anche in ambito sportivo. All’inizio non mi sentivo nel mio mondo perché non fa per me, poi ho imparato come ho imparato a fare ginnastica, ma l’ambito sportivo è più mio“.

La 21enne è più specialista delle parallele asimmetriche, dove si è laureata due volte Campionesse d’Europa, ma alla trave si è consacrata: “In questo attrezzo mi sembrava di non vedere mai la luce in fondo al tunnel. Credo molto al destino, quel giorno è stato un insegnamento per dirmi ‘sto dalla tua parte e sei tu che crederci di più’. Spero che nel futuro ci sia qualcosa di mezzo che mi faccia crescere ancora di più“. Tra poco inizierà il cammino verso le Olimpiadi di Los Angeles 2028: “Quattro anni lunghissimi da affrontare, penserò anno dopo anno, gara dopo gara: il mio obiettivo è rientrare e dare sempre il meglio di me stessa“.

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