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Ambesi assolve Rublev: “Non è colpa sua, ma dell’ATP. L’Italia può tornare ad avere 3 top20”

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Rublev / LaPresse

Massimiliano Ambesi, giornalista e analista di Eurosport, ha manifestato con la solita precisione il proprio parere sull’attualità del tennis mondiale. ATP Finals e WTA Finals tengono banco, soprattutto nella composizione del roster dei qualificati al Master di fine anno di Torino. L’annuncio di Novak Djokovic, attraverso cui il serbo ha comunicato il proprio forfait per la competizione all’Inalpi Arena, ha avuto delle conseguenze.

Il riferimento è ai ritiri dell’australiano Alex de Minaur e del russo Andrey Rublev nei tornei in corso di svolgimento questa settimana, a cui si erano iscritti per acquisire quei punti che potessero consentire loro di approdare all’evento in Italia. Nei fatti, la rinuncia di Djokovic ha reso inutile questo “sacrificio”, dal momento che con la sua uscita di scena Rublev, de Minaur e il norvegese Casper Ruud hanno avuto accesso automatico nella top-8 della Race.

A questo proposito, nell’ultima puntata di TennisMania in onda sul canale Youtube di OA Sport, Ambesi ha detto la sua: “Ho letto critiche a Rublev riguardo al ritiro a Metz, dopo la partita vinta contro Lorenzo Sonego. Ritengo queste critiche immotivate, perché il russo si è trovato in questa situazione di contingenza. Chiaramente partecipava lì per i punti delle ATP Finals. Nel momento in cui ha saputo di essere dentro, ha deciso di rinunciare per il recupero fisico legato alla competizione di Torino“.

Entrando nello specifico: “La colpa è di chi ha tirato troppo per le lunghe questa situazione. L’ATP ha questa distonia in calendario, per cui io individuo in questo aspetto la causa principale del problema. Le critiche a Rublev non le condivido anche perché lui la partita l’ha vinta contro Sonego, quindi non penso che da parte del giocatore italiano ci sia molto da dire. Magari, chi può lamentarsi è il torneo perché perde la testa di serie n.1 in questa maniera“.

Ambesi si è pronunciato anche brevemente su quanto sostenuto da Adriano Panatta, che alla Domenica Sportiva e alla Gazzetta dello Sport, aveva contestato la valenza di n.2 del mondo di Alexander Zverev davanti a Carlos Alcaraz, tenuto conto delle vittorie dello spagnolo al Roland Garros e a Wimbledon: “Non c’è molto da obiettare. Le classifiche tengono conto dei punteggi acquisiti dagli atleti nel corso dell’anno e c’è chi è stato più continuo e chi lo è stato un po’ meno“.

In conclusione, il giornalista/analista di Eurosport ha sottolineato su Matteo Berrettini: “Sicuramente la programmazione è un tema da approfondire e si può migliorare per ottenere i propri risultati. Nei fatti, ha concluso l’anno con tre tornei vinti sulla terra rossa e quindi, al di là delle prospettive in chiave Wimbledon, lui ha fatto vedere un buon rendimento anche su un’altra superficie. A mio avviso, se la condizione dovesse sostenerlo, può far partire una scalata importante dal 2025, magari per riavere come nel gennaio 2023 tre tennisti italiani in top-20“.

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