Tennis
Ambesi si scatena: “Uno scandalo se Sinner venisse squalificato. Torino più predisposta di Milano per le ATP Finals”
Nel primo appuntamento relativo al torneo delle ATP Finals di TennisMania, andato in onda sul canale YouTube di OA Sport, condotto da Dario Puppo e Guido Monaco, è stato ospite Massimiliano Ambesi, giornalista di Eurosport: tra gli argomenti trattati spiccano ancora il caso Sinner-Clostebol, la situazione degli impianti sportivi in Italia, e la composizione dei gironi del torneo.
Un primo commento sui gironi delle ATP Finals: “Ce ne sono otto dei primi nove, è giusto che siano lì, uno dei primi otto ha deciso che non era il caso di partecipare per motivi legittimi o meno, non sta a me dirlo, questo passa il convento, magari vengono fuori delle partite combattute, spettacolari, a priori è difficile esprimersi. […] Un certo tipo di fisicità, di prestanza atletica, fa la differenza, stop. Si giocherà sempre più forte, tra 10 anni si dirà che all’epoca di Zverev, Tsitsipas e compagnia si tirava piano“.
Alcune voci parlano di un possibile spostamento della manifestazione da Torino a Milano per una questione di capienza degli impianti: “Sono più nella versione romantica che in quella che tende a monetizzare, però è un difetto mio. Onestamente non condividerei una scelta di questo tipo, perché la città di Torino a mio modo di vedere sta facendo tanto per lo sport ma molto di più rispetto alla città di Milano ed alla sua amministrazione, non si pone neanche il paragone, quindi una scelta di quel tipo rappresenterebbe veramente un segnale pessimo. Milano per le Olimpiadi non riuscirà ad avere nessun impianto stabile, perché rispetto ai progetti iniziali tutto è stato stralciato, questo non dimentichiamolo mai, perché dà anche una dimensione di come la città si rapporti allo sport, o meglio l’amministrazione si rapporti allo sport. Va bene che sarà il nuovo Palazzo dello Sport a Milano Santa Giulia, dove si disputeranno le partite di hockey, poi il ghiaccio non ci metterà più piede per farvi capire, e dopo non so quale sarà il futuro di quell’impianto. Per il resto tutto quello che doveva essere fatto, che era programmato per Milano, è stato stralciato, quindi Milano da questi Giochi Olimpici che cosa avrà? Quel palazzo dello sport lì, che manca da metà anni ’80, da quando ci fu la grande nevicata che tutti ricorderanno, e stop, non mi sembra una città predisposta ad ospitare grandi eventi sportivi, vedi anche tutte le polemiche sullo stadio che vanno avanti da 10 anni quando basterebbe un clic per risolvere le cose. Torino si è esposta nel tempo in maniera importante e ha fatto molto di più, merita di mantenere l’evento, poi rinunceremo a tremila persone a sessione, la federazione del tennis se ne farà una ragione“.
Sul caso Sinner-Clostebol: “Il codice dice una cosa, ne prendiamo atto, poi c’è la giurisprudenza. Sostanze specificate e non specificate, su cosa si fonda fondamentalmente? Sul fatto che le cosiddette sostanze specificate sono quelle che possono anche essere di uso comune, quindi può capitare di andare farmacia e trovarne, ti può capitare che ti vengano prescritte dal medico per curare altro, e la casistica è lunga, quindi va bene il Clostebol rientra nelle sostanze non specificate. In questo caso quel tipo di distinzione è veramente difficile da sostenere, quindi nell’ipotesi in cui marchi male, se io fossi nel pool di avvocati di grande competenza che non mi devono neanche rivolgere la parola perché sono nessuno, che segue Sinner, sinceramente la butterei su questo aspetto, e a quel punto viene meno quel limite di un anno, perché di cosa stiamo parlando, di una contaminazione per un uso scriteriato di una terza persona. Siamo veramente al paradosso, quindi non posso pensare ad un anno di squalifica. I vari Vagnozzi, lo stesso Cahill hanno palesato l’eventualità che ci possa essere una sospensione, per me fosse più lunga di tre mesi si tratterebbe di uno degli scandali più grandi nella storia della politica del doping, quindi credo di aver spiegato bene il concetto, visto che questa domanda mi è stata posta anche dopo l’approfondimento della puntata precedente. Io la vedo in questa maniera, il buon senso dice questo: se tu prendi la normativa e la analizzi nello specifico e penso a quali sono gli obiettivi di WADA, è ovvio che i tre mesi sarebbero già tanto, ma un anno è una cosa spropositata, e secondo me si andrebbe a punire oltremodo una condotta incolpevole da parte dell’atleta. Ragazzi, la domanda che ci dobbiamo porre. Molti hanno parlato di questa materia senza conoscere nulla e continuano a farlo“.