Tennis
Ambesi spiega: “Se il TAS rilevasse una colpa nel comportamento di Sinner, c’è una pena prevista dal codice”
Jannik Sinner ha evitato Carlos Alcaraz nel girone delle ATP Finals e dovrà affrontare nel round robin Daniil Medvedev, Taylor Fritz e Alex de Minaur. Un sorteggio che apparecchia la tavola per una probabile semifinale tra l’azzurro ed uno tra Alcaraz ed il n.2 al mondo Alexander Zverev, i grandi favoriti per superare il turno nell’altro raggruppamento. Per quanto riguarda le WTA Finals di Riad è arrivato un brutto ko di Jasmine Paolini, eliminata dal torneo al termine del round robin. Di questo e di tanto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospite Massimiliano Ambesi.
“Secondo me era meglio trovare nel girone Alcaraz, assolutamente, in maniera tale poi da avere eventualmente una semifinale più agevole in vista del match che conterà, sempre che ci si arrivi, quello della finale. Leggo i commenti e tutti sono molto felici di affrontare Medvedev, Fritz e De Minaur, che vengono definiti giocatori che ormai patiscono Sinner di testa. Sicuramente è un argomento condivisibile, ma sarebbe stato meglio incrociare subito Alcaraz. Vedi quello che è avvenuto nell’edizione passata, con il match nel girone contro Djokovic che è stato poi l’avversario in finale. Poi se sei più forte li batti tutti ed il problema non si pone“, il commento di Ambesi al sorteggio dei gironi.
Sulla netta sconfitta di Paolini con Zheng: “Oggettivamente non c’è stata partita. Zheng ha sofferto in qualche gioco ma ne è sempre venuta fuori. È stata dominante al servizio, ha tirato tanti vincenti, ha diretto le operazioni a piacimento e ha vinto con estrema facilità. Questo è il riassunto di quanto si è visto. Nulla toglie alla stagione di Paolini, che resta una delle più clamorose della storia del tennis femminile italiano. La classifica di fine anno parlerà in maniera inequivocabile, sarà nella peggiore delle ipotesi quinta ma verosimilmente quarta. Va bene così dai. Comunque una partita è stata vinta. È incredibile questo trend delle italiane arrivate alle Finals da quando c’è il round robin: tutte hanno vinto un match e quindi nessuna è riuscita a passare il turno“.
Su un cavillo regolamentare non indifferente legato al ricorso Wada per il caso Clostebol con protagonista Sinner: “La sostanza Clostebol fa parte del gruppo delle sostanze non specificate. Per quanto riguarda l’appello ed il suo eventuale svolgimento non cambia granché, nel senso che la speranza è che gli arbitri riconoscano l’assenza di colpa e negligenza nella condotta di Sinner. Nell’ipotesi in cui però gli arbitri rilevassero una colpa nel comportamento dell’italiano, codice alla mano, la pena minima equivarrebbe a un anno. Perché 12 mesi? Perché il Clostebol è una sostanza non specificata, quindi quando noi parlavamo di una pena che va dalla reprimenda e arriva a due anni, si faceva riferimento a sostanza specificata. Quando parliamo di sostanze specificate, si fa riferimento a sostanza vietate sia in gara che spesso fuori e che, a detta della Wada, possono entrare anche in maniera inavvertita nel corpo di un atleta, ed è per questo motivo che c’è meno rigore nelle pene”.