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ATP Belgrado, altra sconfitta per Darderi: Altmaier si impone in due set, crisi nera per Luciano

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Luciano Darderi
Darderi / LaPresse

Una sconfitta amara per chiudere con tutta probabilità la stagione. Luciano Darderi esce di scena prematuramente anche nel torneo ATP di Belgrado, beccandosi una bella lezione da Daniel Altmaier: il punteggio di 7-6 6-3 in 76 minuti sottolinea le enormi difficoltà del numero 43 del mondo in questi ultimi mesi: questa è la dodicesima sconfitta arrivata da fine luglio ad oggi, a fronte di tre sole vittorie. 

E il suo malessere viene difatti fuori. Solo a tratti nel corso del primo set, che scorre via in maniera abbastanza semplice, dimostrando di non trovarsi spiazzato al cambio d’avversario, visto il domino innescato dal forfait di Tommy Paul. Altmaier è come sempre un giocatore fastidioso da affrontare, ma sembra essere quello che può offrire qualche spiraglio in più andando in là con il tempo, con i nove punti persi al servizio contro i cinque di Luciano. Nel tie-break arriva in apertura un errore in uscita dalla battuta che indirizza il gioco decisivo, altri due minibreak e sul cambio campo Darderi butta la racchetta sul cemento serbo.

Il primo set va dunque a ramengo e il nervosismo del giocatore azzurro aumenta sempre di più. Arriva un urlo quando non gli riesce una giocata che vorrebbe, qualche pallina scaraventata contro la rete. E il punto di rottura è vicino: tre errori in serie nel quarto gioco, poi il passante di Altmaier è letale per il servizio perso a zero. E con una condizione mentale del genere, recuperarla è impossibile, anche se il tedesco trema un minimo quando si tratta di chiuderla, ma il terzo match point può bastare.

Match perso da Darderi senza ottenere palle break, con sedici punti complessivi al servizio. Ma i numeri servono poco quando manca la fiducia: tre sole vittorie da luglio ad oggi mettono i tarli nel cervello, e se restringiamo il ventaglio di partite siamo ad una sola vittoria negli ultimi nove tornei, quella in cui ha ritirato Thiem a Vienna. Troppo, veramente troppo poco per un periodo che doveva essere di consolidamento della classifica. E a inizio 2025 ci saranno delle cambiali importanti.

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