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ATP Finals, il lungo digiuno della Spagna. Il torneo tabù per Rafael Nadal

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Carlos Alcaraz

Domani si alzerà il sipario sulle ATP Finals 2024 di Torino: un torneo che vedrà gli otto migliori giocatori dell’anno e un grande favorito, ossia Jannik Sinner. Mai un italiano aveva alzato l’asticella come ha fatto lo scorso anno l’altoatesino, arrivando fino alla finale. Quest’anno parte favorito e proverà a vincere il titolo e sarebbe una prima volta assoluta per un giocatore italiano.

Un torneo che vede un lungo digiuno invece per quanto riguarda la Spagna: l’epopea di Rafa Nadal non ha consegnato nessun titolo di maestro dell’anno a un giocatore iberico. Un titolo che manca addirittura da 26 anni quando a vincere nel 1998 fu Alex Corretja nel derby contro Carlos Moyà ad Hannover. L’altro a trionfare fu Manuel Orantes nel 1976 a Houston.

Torneo che è sempre stato stregato a Nadal: le condizioni veloci indoor non si sono mai particolarmente sposate con il tennis del maiorchino e soprattutto spesso il mancino di Manacor arrivava in fondo alla stagione spompato e non pieno di energie dopo le fatiche dei mesi precedenti. Solo due le finali perse, una nel 2010 contro Federer e una nel 2013 contro Djokovic. Probabilmente però la più grande chance di vincere questo evento è stata nel 2020, quando gettò alle ortiche la semifinale contro Medvedev che sembrava vinta e avrebbe affrontato in finale Thiem.

Adesso la speranza è Carlos Alcaraz che per certi versi sembra ricalcare il suo “predecessore” nell’avvicinamento alle Finals: lo scorso anno ci arrivò scarico e in crisi di risultati e anche quest’anno le cose non sembrano essere diverse. Sarà proprio il murciano a interrompere l’incantesimo dei giocatori spagnoli con il titolo di maestro dell’anno?

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