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ATP Finals, ko ininfluente per Krawietz/Puetz, Bopanna/Ebden salutano con un successo

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Bopanna Ebden
Bopanna Ebden / LaPresse

Rohan Bopanna e Matthew Ebden salutano e si salutano con una vittoria. L’indiano e l’australiano ottengono una vittoria ininfluente nell’ultima giornata delle ATP Finals, superando i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, già qualificati alle semifinali, con il punteggio di 7-5 6-7 10-7 in un’ora e quarantacinque di gioco. Si chiude così dunque un importante sodalizio degli ultimi due anni di doppio, che li ha visti vincitori degli Australian Open a gennaio contro Simone Bolelli e Andrea Vavassori e di due titoli 1000 ad Indian Wells 2023 e Miami 2024.

Primo set che scorre via rapido, con le due coppie che gestiscono bene i primi quattro giochi della partita. Bopanna ed Ebden sembrano più liberi mentalmente rispetto alle prime due sfide, ottengono un deciding point nel quinto gioco ma senza convertirlo; la seconda chance è quella buona. Scambio serrato sull’undicesimo gioco, ne esce vincitore l’indiano con un gran rovescio centrale; sono poi tre ace dell’australiano a chiudere i conti sul 7-5 in 41 minuti. 

Il secondo set è ancora più parco di emozioni per chi risponde. Solo in tre game su dodici chi è dall’altra parte del campo arriva a 30, e la soluzione più giusta è il tiebreak. Il primo strappo è di Ebden nell’ottavo punto, inventandosi una gran risposta incrociata all’incrocio. Puetz risponde però con la stessa moneta su una gran prima di Bopanna mentre Krawietz finisce il lavoro a rete: si va al super tiebreak.

Che si gira a favore dell’indiano e dell’australiano dopo il primo cambio campo. Dal 3 pari arriva prima il doppio fallo di Puetz, poi una magia di Bopanna al volo e la schiacciata al volo di Ebden che concede tre minibreak di vantaggio sull’8-3. I due tedeschi non mollano, recuperando due dei tre punti, ma l’errore di Puetz da fondo regala il match point, concretizzato da un servizio vincente di Bopanna.

Grossa mano dal servizio per Bopanna ed Ebden, che chiudono con 16 ace e concedendo il 17% dei punti con la prima ed il 39% con la seconda. L’impressione che abbiano giocato con la mente più libera è forte: sono 19 i vincenti contro i 9 errori non forzati.

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