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ATP Finals, Simone Vagnozzi su Sinner: “Un successo che vale quanto uno Slam. Squalifica? Non la merita”

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Simone Vagnozzi
Vagnozzi / IPA Agency

Tutti in festa per Jannik Sinner. Il tennista azzurro ha fatto la storia, diventando il primo del Bel Paese a vincere le ATP Finals e anche il primo a farlo senza cedere set da Ivan Lendl nel 1986. Un motivo di soddisfazione anche per il suo allenatore, Simone Vagnozzi, che ha tenuto una conferenza stampa al termine della partita.

Questa di oggi è una vittoria eccezionale – afferma Vagnozzi, soddisfatto e forse un po’ incredulo per l’annata appena conclusa – è importante quanto vincere uno Slam e forse ancora di più quest’anno visto che non abbiamo potuto giocare a Roma. Avremmo firmato per ottenere risultati come questi“.

Io e Darren siamo molto tranquilli durante i match – afferma Simone Vagnozzi – Jannik non è uno che ama sentire molte le parole durante le partite, ma soltanto dei piccoli consigli. Quest’anno abbiamo avuto molte ottime giornate, ma di solito è calmo perché lavoriamo bene durante gli allenamenti, è in fiducia e sa di poter fare ottime partite“.

Vagnozzi parla poi dei miglioramenti di Sinner al servizio: “Siamo arrivati e teneva i piedi separati. Con Darren però pensavamo che il movimento migliore per lui fosse il foot up. Abbiamo abbassato il lancio di palla e abbiamo lavorato tanto. Ha più torsione sulle spalle, spinge di più, le sue percentuali sono migliorate molto, già a Shanghai tenne percentuali molto buone”. E poi, nel pieno stile del numero 1 al mondo, non si mostra pago: “Penso che la sua prima palla possa stabilizzarsi ancora“.

Jannik è eccezionale in quello che non vedete, al di fuori dal torneo – prosegue il coach – il modo in cui si scalda, come sta attento ai preparatori. Ha una voglia dentro di arrivare il più in alto possibile e non vuole rimorsi, non si accontenta mai, rimane sempre sul pezzo: la sua eccezionalità è la sua dedizione allo sport“.

E poi si torna sulla questione squalifica: “Non voglio nemmeno pensare all’ipotesi di una squalifica. Non si merita niente di questo, non si merita di essere fermato perché non ha fatto niente di male. Ci concentriamo al prossimo torneo, già c’è Malaga tra poco e ci sarà da ricaricare le pile per presentarsi al meglio nel 2025“.

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