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Baseball, Mike Piazza: “Vogliamo sviluppare il talento e puntare a Los Angeles 2028”

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Mike Piazza / FIBS

L’Italia del baseball vuole essere fra le squadre che parteciperanno alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. A farlo capire forte, in un’intervista rilasciata al sito federale della FIBS, è stato il manager della squadra azzurra: quel Mike Piazza che vuole riportare il tricolore all’alto livello.

“Siamo partiti decisamente col piede giusto – racconta Piazza -,  con Andrea (Marcon, ndr) e tutto lo staff abbiamo condiviso alcuni obiettivi strategici, chiari e definiti, ed è tenendoli ben presenti che abbiamo costruito nei mesi scorsi la piattaforma per lo sviluppo dei talenti che dovranno portarci alla qualificazione per le prossime Olimpiadi. Dobbiamo assolutamente creare una cultura del baseball italiano che ci consenta di competere con i migliori, prima di tutto a livello europeo, perché è da qui che passerà la qualificazione, quindi sul palcoscenico internazionale. Per farlo, è necessario costruire connessioni e legami con realtà più avanti noi, per poter imparare e usare tutti gli strumenti che possono farci crescere. In questo, molto ci sta aiutando il percorso dell’ultimo Classic: abbiamo portato sotto i riflettori del baseball mondiale il brand ‘Italia’, amici nuovi e storici si sono fatti avanti per collaborare e aiutare il programma dal punto di vista tecnico e dagli Stati Uniti e dal Canada sono arrivati nuovi sponsor come Steel Sports, SFIAC e CIBPA”.

Poi sul Pitchers and Catchers Camp avuto con i Kansas City Royals dice: “Nick Leto e i Royals sono stati fantastici. La Federazione ha siglato un accordo che guarda decisamente avanti. I nostri lanciatori e ricevitori sono stati presentati a diverse squadre MLB e hanno potuto lavorare con tanti professionisti di altissimo livello nella struttura straordinaria di Surprise. Phil Cundari si è messo a completa disposizione del Club Italia e ha avviato un rapporto individuale con i nostri ragazzi e tecnici che già a Tampa abbiamo avuto occasione di provare in partita. Così si creano anche opportunità nuove: ad esempio Ettore Giulianelli si è messo in luce ed è stato invitato a un provino a inizio anno prossimo; Matteo(Bocchi, ndr) ha avuto una valutazione personalizzata presso il laboratorio Driveline Baseball di Scottsdale, che lo staff ha avuto modo di visitare per conoscere le ultime tecnologie per lo scouting e l’analisi dei dati di gioco. Driveline è partner della Lega Coreana (KBO), con la quale abbiamo avviato un progetto in prospettiva 2026, mentre già il prossimo anno collaboreremo con la CTBA, grazie all’accordo sviluppato da coach Joe Hsu(Ambasciatore del baseball italiano a Taiwan, ndr).
Per ribadire l’importanza di essere inseriti in questi contesti: Caitlyn Callahan a Surprise ha tenuto workshop ​​e laboratori di lancio con gli allenatori, mentre il team tecnologico dei KC ha spiegato l’uso delle metriche di Trackman (partner ufficiale WBSC, ndr)“.

Sulle College Series a Tampa: “Anche in questo caso  si tratta di una partnership strutturale. L’Università di Tampa ha ospitato le partite e si è offerta di farlo ogni anno, almeno fino ai Giochi di Los Angeles. Ciò ha portato al programma per le borse di studio, con già una possibile offerta in via di definizione, a report sui giocatori idonei al college attraverso uno strumento di scouting e analisi dei dati gestito da Anthony Lucchese e Matthew Boccardi e, in generale, a un’esperienza illuminante per i giovani giocatori che hanno potuto toccare con mano e comprendere i vantaggi di andare al college per lo sviluppo personale e sul campo. Lo staff ha potuto impostare un metodo uniforme per la valutazione dei giocatori in base alla loro età e abilità e un sistema per preparare i roster per gli eventi U-18, U-23 ed Elite fino a LA 2028″.

Infine Mike Piazza conclude dicendo: “Ogni anno il Club Italia avrà attività di pre e post campionato, negli Stati Uniti o in Asia, come è noto, l’obiettivo è quello di allungare la stagione sul campo dei prospetti ad almeno 9 mesi e di fornire a tutti un piano individuale che comprende anche l’off-season, come abbiamo iniziato all’Olympic Camp e finalizzato, dopo l’analisi dei preparatori, a Collecchio. E quando possibile e funzionale, anche durante la stagione e senza tralasciare l’Europa: ci sono attività di preparazione, soprattutto partite amichevoli e tornei per diverse categorie, al cui calendario stiamo lavorando insieme a Repubblica Ceca e Olanda.
Senza soluzione di continuità, fra l’Italia e le tante parti del mondo che ci supportano e vogliono collaborare, inclusa ovviamente l’Europa”.

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