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Basket femminile, Andrea Capobianco: “Non facile senza centri titolari, ma se concedi spesso secondi e terzi tiri raramente vinci”

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Andrea Capobianco
Capobianco / fiba.basketball

L’Italia del basket femminile non riparte col sorriso da Chalkida (Calcide). La squadra di Andrea Capobianco si è dovuta arrendere alla Grecia per 56-45 in una partita resa complicata da numerosissimi ordini di fattori. In qualunque modo si legga, questa è la prima sconfitta nel girone I delle qualificazioni europee, quello dedicato ai quattro Paesi organizzatori e dunque già con il pass automatico.

Così il coach azzurro ai microfoni della FIP: “Questa partita ci fa bene perché ci dà la possibilità di capire chi siamo e chi vogliamo essere. Abbiamo alternato momenti di buona pallacanestro ad altri nei quali abbiamo commesso disattenzioni gravi. Non è stato facile trovare nuovi equilibri in un giorno senza i nostri due centri titolari: nel primo quarto abbiamo sofferto molto Fasoula, che poi in qualche modo abbiamo contenuto col passare dei minuti”.

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Nondimeno, Capobianco sa bene che ci sono delle cose che non possono e non devono succedere: “I 18 rimbalzi offensivi concessi sono un dato pesante, ogni giocatrice deve capire che ha responsabilità individuali in quel fondamentale: se concedi così spesso seconde e terze opportunità, raramente vinci. In ogni caso chiudiamo una settimana positiva: a febbraio ci ritroveremo per eliminare gli errori commessi oggi“.

Gli ultimi due impegni dell’Italia saranno quelli del 6 febbraio in casa contro la Germania e del 9 in trasferta contro la Repubblica Ceca. Le azzurre entreranno nell’ultima finestra con un record di 3-1 e una giusta necessità di avere due vittorie nel carniere per provare ad avanzare tra le teste di serie della rassegna continentale.

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