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Basket femminile: Italia, c’è la Grecia per fare poker
A tre giorni dal successo, anche piuttosto netto, dell’Italia sulla Cechia al nuovo palasport di Genova (che non era pieno, e questo dispiace), le azzurre torneranno in campo domani per la versione “alternativa” delle qualificazioni agli Europei 2025. Si va a Chalkida, nota in italiano come Calcide, dove ad attendere le azzurre di Andrea Capobianco è la Grecia. Si giocherà alle 13:45, orario scelto per volontà soprattutto della ERT, l’equivalente greca di ciò che è la Rai in Italia.
Ricerca di gioia, in sostanza, per le azzurre in un luogo di mare molto bello, che in virtù del Programma Callicrate di accorpamento di comuni (originato dalla devastante crisi greca di 15 anni fa) ha visto quasi raddoppiare il suo ammontare di cittadini. Qui le elleniche proveranno a rifarsi sia della sconfitta patita con la Germania (senza le Sabally e non solo) sul filo di lana giovedì che, soprattutto, dell’esordio con pesante KO arrivato nella primissima partita del girone riservato alle squadre che ospiteranno nel 2025.
Per la squadra azzurra alcune novità, contrassegnate sia dai problemi fisici di Andrè in allenamento ieri che da un naturale turnover messo in atto da Capobianco: fuori Pastrello e Zanardi, dentro Sara Toffolo e Sara Scalia, e tanto per l’una quanto per l’altra sarà esordio con la maglia della Nazionale maggiore. Rimane da capire se resterà l’elevata distribuzione di punti tra le varie giocatrici o se il corso della partita cambierà la questione.
Quanto alla Grecia, sono varie le facenti parte della squadra che hanno visto il campionato italiano. Anzi, c’è chi lo frequenta tuttora (Louka, a Brescia); di Christinaki, tra le migliori contro la Germania, si ricorda il passaggio a Schio. Le stelle restano però sempre Fasoula, che al Perfumerias Avenida di Salamanca è tra le principali opzioni offensive, e Spanou, sostanzialmente eterna e ormai unica superstite di una più ampia epoca con Maltsi e Kaltsidou.