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Basket, l’Olimpia Milano a Belgrado con l’obiettivo di non “vergognarsi”

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Ettore Messina
Messina / Ciamillo

Torna in campo domani sera l’EA7 Emporio Armani Milano e la decima giornata di Eurolega vede la squadra di Ettore Messina impegnata sul campo del Partizan Belgrado. Una sfida difficile per Ricci e compagni, resa ancora più importante dal bruttissimo ko subito in rimonta a Berlino l’altro ieri. E dopo lo Zalgris e l’Alba, parafrasando le parole del coach biancorosso, a Belgrado l’obiettivo è evitare di essere “vergognosi”.

L’Olimpia Milano in Europa è già spalle al muro, i dubbi sulle scelte di mercato di quest’estate iniziano a essere tanti, da un non pervenuto David Mc Cormack a un Fabien Causeur che va a corrente alternata, ma soprattutto una rosa che non sa difendere – il mantra in teoria in casa Messina – ma di contro non trova punti nelle mani. Cui si aggiungono i blackout che stanno caratterizzando questo avvio stagionale, con le rimonte subite che sono costate già due sconfitte in Eurolega.

“Siamo stati vergognosi” ha detto a caldo Messina a fine gara a Berlino e che ha fatto il paio con il “siamo stati una barzelletta” dopo il ko con lo Zalgiris. Nel frattempo, però, è passato quasi un mese e il chiudersi in palestra a lavorare non sembra aver dato i suoi frutti. E se una buona fetta di colpa va ovviamente data a chi è in campo e che sono “molto superficiali, specialmente in alcuni giocatori che hanno un ruolo importante nella squadra”, come ha sottolineato Messina, è altrettanto vero che il coach non aiuta.

Giocatori dopo meno di due mesi già ai margini del progetto, da Bortolani a Mc Cormack, passando per un Caruso usato nei primi minuti e poi sempre dimenticato in panchina, fino a Flaccadori. E poi i cambi, sempre tardivi, sempre quando i buoi sono già scappati. Se “abbiamo giocato una difesa terribile” nell’ultimo quarto e nei supplementari, perché Tonut nel quarto quarto è entrato solo a un minuto dalla fine, a rimonta ormai praticamente completata, per poi venir rimesso in campo quando l’Alba aveva già messo a segno il break decisivo?

E ora tocca al Partizan Belgrado, formazione non imbattibile, ma per Milano oggi ogni avversaria è un ostacolo pericoloso. Serbi con un paio di nomi ben conosciuti dalle parti Olimpia, come l’ex Virtus Bologna Iffe Lundberg e l’ex di giornata, Brandon Davies, mentre occhi puntati su giocatori come Tyrique Jones e Carlik Jones. Per Milano è quasi un’ultima spiaggia, sperando che nessuno si debba “vergognare”.

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