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BJK Cup, all’Italia servirà un’impresa contro la Polonia di Iga Swiatek. Azzurre sfavorite nei singolari

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Paolini / LaPresse

Che semifinale sarà quella tra Italia e Polonia in Billie Jean King Cup 2024? Non facile, bisogna dirlo. Ma era cosa nota che il penultimo atto delle azzurre sarebbe stato in ogni caso (non poco) complesso. Fosse stata la Cechia, si sarebbe vista una squadra molto completa, senza la vera star (potevano essere Krejcikova e Muchova), ma con diverse ottime giocatrici e un doppio con Siniakova da tenere d’occhio. Invece ci sono le polacche, e con loro Iga Swiatek.

L’attuale numero 2 del mondo ha messo insieme uno sforzo extra, nella notte, prima per battere Linda Noskova, con cui soffre parecchio e si è già visto agli Australian Open, e poi per fare qualcosa di veramente inatteso: giocare il doppio. Non ne disputava uno da tre anni, si è messa al fianco di Katarzyna Kawa e poco ci ha messo a completare l’opera, quando era da poco passata l’una di notte a Malaga.

Resta da capire quanto sarà nelle gambe delle polacche uno sforzo del genere, considerato anche il fatto che Swiatek ha già dovuto affrontare un match duro contro la spagnola Paula Badosa. Un indizio buono in più per Jasmine Paolini, che pur rimanendo sfavorita non è chiusa come poteva esserlo al Roland Garros, in cui si è vista forse la miglior versione di sempre della giocatrice che tuttora punta a riprendersi la vetta del ranking WTA. E la performance con la giapponese Moyuka Uchijima è stata confortante.

Affinché si possano avere delle speranze in tema di doppio decisivo, però, per le azzurre c’è da tenere in considerazione la questione del secondo singolare. E tanto Italia quanto Polonia hanno i loro dubbi. Da una parte ci sono Magdalena Frech e Magda Linette, dall’altra Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti. Il ranking parla a favore delle polacche, con l’una alla miglior stagione della carriera e l’altra che, dall’alto della sua esperienza, ha comunque tenuto in mano una stagione che poteva non essere così semplice restando nelle prime 40. Di contro, per Cocciaretto si sono alternate ottime partite e gli ottavi al Roland Garros a momenti difficili, come lo è stata tutta la seconda parte di stagione (cioè dopo la polmonite) e per Bronzetti non c’è mai stato finora il balzo sperato, anche se il finale di stagione sulle superfici veloci è stato di buon livello per lei.

Andando a riepilogare poi il conto dei precedenti, per quanto questo possa far testo nell’attuale situazione, Frech è indietro sia con Cocciaretto che con Bronzetti, e sono proprio i precedenti contro la riminese a contare parecchio: tutti e due del 2024, uno sul veloce (lento) di Indian Wells e l’altro sull’erba di Birmingham. Questo potrebbe deporre a suo favore; in caso di Linette, invece, scelta più difficile perché è 1-1 con Cocciaretto (che ha battuto in tre set a Madrid quest’anno) e 1-0 con Bronzetti (United Cup 2023, alla vigilia della semifinale a Melbourne). In panchina ci sarebbero anche Sara Errani e Martina Trevisan, ma l’una è attualmente da conservare in fatto di energie per l’eventuale doppio, l’altra, al di là dei precedenti positivi con le due polacche, è incappata in una stagione con più ombre che luci e non sembra destinata a entrare in campo. In conclusione, Italia sfavorita, sì, ma con carte da giocare. E quest’anno il concetto di “sfavore”, in casa azzurra, è sempre stato molto relativo.

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