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Bolelli/Vavassori partono a razzo alle ATP Finals! Travolti Bopanna/Ebden

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Vavassori, Bolelli / LaPresse

Bastano appena 56 minuti a Simone Bolelli e Andrea Vavassori per chiudere in maniera vincente il match d’esordio alle ATP Finals di Torino. Il duo azzurro parte subito a razzo nel gruppo intitolato a Bob Bryan: battuti per 6-2 6-3 gli esperti Rohan Bopanna e Matthew Ebden. L’indiano e l’australiano erano stati gli avversari dei due azzurri nella finale persa agli Australian Open, ma da allora tante le rivincite, compresa questa che porterà ad avere, mercoledì, una sfida contro i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz.

Partono subito col piede sull’acceleratore gli azzurri, ed è Vavassori in particolare a mostrarsi assai carico, tanto da piazzare una bellissima risposta vincente di dritto per il break del 2-0. Ancora nel quarto gioco i due azzurri salgono fin sullo 0-30, solo che Ebden serve benissimo e concede poco per salvare la situazione. Lo 0-30 si ripete anche sul 4-1, ma stavolta più che il servizio di Bopanna, latitante per certa misura, sono gli azzurri a sprecare un paio di chance. Sulla prima palla break Bopanna rischia la seconda e poi trova la riga nel campo lasciato aperto da Bolelli, quindi, sul deciding point, è il servizio che lo tira fuori dai guai. Guai che, però, si ripresentano sulla battuta di Ebden: 30-30, doppio fallo, due set point, risposta fulminante di Vavassori che chiude il conto.

Le prime fasi del secondo set procedono abbastanza tranquillamente per le due coppie, poi ritorna al servizio Ebden e, sul 15-30, l’australiano compie un disastro sulla discesa a rete; basta la seconda palla break per avere il 3-1 in cassaforte. Vavassori (soprattutto) e Bolelli continuano a spingere soprattutto su Bopanna, e ottengono una chance sul 4-1 con il deciding point, solo che è prontissimo Ebden a chiudere sopra la rete. Ad ogni modo, mai nessun problema per i due azzurri, con Bolelli che serve alla perfezione per mettere in cassaforte la questione, e non è passata neppure un’ora.

Statistiche decisamente dalla parte degli azzurri: 35/41 di prime in campo, 31/35 di punti vinti con la prima e 5/6 con la seconda, in pratica 85%, 89%, 83%. E questo dice molto dello stato degli azzurri, che in un girone come questo, senza reali favoriti, hanno messo insieme un match davvero d’altissimo livello.

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