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Coco Gauff e i cambi di allenatore che segnano una svolta

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Gauff - IPA Agency

Coco Gauff è la trionfatrice della prima edizione delle WTA Finals giocata a Riad (Arabia Saudita). Una settimana magica per la statunitense che ha meritato questo successo avendo battuto sulla sua strada tutte le principali avversarie, nessuna esclusa. Iga Swiatek nel round robin: la campionessa uscente. Aryna Sabalenka in semifinale: la numero 1 del mondo. Zheng Qinwen in finale: la campionessa olimpica. Tutte messe in riga dalla giocatrice di Atlanta.

Il cambio di allenatore sembra aver dato una decisa svolta alla stagione (e alla carriera?) di Gauff. La separazione da un mito come Brad Gilbert per mettersi al fianco Matt Daly, coach emergente e poco conosciuto dal grande pubblico, ma una partnership che ha portato i suoi dividendi. Con la nuova guida tecnica è arrivato il titolo a Pechino, semifinale a Wuhan e vittoria alle WTA Finals.

Sarà una svolta che durerà oppure solo dovuta dall’impatto iniziale con Daly? L’esperienza con Brad Gilbert ci induce alla calma: Gauff anche in quel caso partì molto bene, vinse Washington, Cincinnati e lo US Open poi il suo percorso si è un po’ fermato e fino a settembre di quest’anno è apparsa involuta dal punto di vista del gioco e spesso poco convincente.

Adesso questo urlo nel finale di stagione che vale tantissimo, soprattutto per l’atteggiamento mostrato, sempre attaccata alla partita, un dritto che non è più un handicap atavico e al servizio riesce a contenere i doppi falli, non incartandosi con la seconda palla nei momenti decisivi? Durerà? Avremo già delle risposte in Australia.

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