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Coppa Davis, Rafa Nadal: “Il ritiro è perché non riesco ad essere competitivo”

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Rafael Nadal e Carlos Alcaraz
Nadal Alcaraz/ LaPresse

Una Coppa Davis che segnerà un punto di non ritorno per il tennis internazionale. L’appuntamento di Malaga sarà l’ultimo da tennista professionista di Rafa Nadal, che si ritirerà dopo il suo tentativo di alzare per la sesta volta in carriera l’insalatiera. E ovviamente, prima dello scontro fra Spagna e Olanda, le domande sono tutte per lui.

Ho cercato di lavorare più duramente possibile – ha affermato il maiorchino – nell’ultimo mese e mezzo per arrivare in buone condizioni e credo di essere migliorato molto. Difficile capire quale sia il mio vero livello al momento, ma se giocherò lo farò con il massimo entusiasmo e determinazione“.

Continua dunque l’incertezza sul suo utilizzo in questa settimana. Nadal effettivamente non scende in campo dalle Olimpiadi e dal ko pesante con Novak Djokovic: “Dire addio in Spagna significa molto per me. Non posso prevedere come mi sentirò se andrò in campo, ma nel caso dovrò mettere da parte le emozioni. A decidere è il capitano, l’importante è la squadra e metterci in condizione di vincere l’insalatiera“.

Si torna dunque alla sua scelta del ritiro: “Sento di non poter più essere competitivo come vorrei. Potrei giocare un altro anno per dire addio ai tornei più importanti della mia carriera, ma non ha senso per me giocare essendo consapevole che il mio corpo non mi permette di combattere per gli obiettivi che mi motivano. Se potessi continuerei, ma èper me è impossibile allenarmi con la continuità necessaria per competere a un livello che compensi gli sforzi della giornata“.

Nadal poi scopre dei dettagli sulle sue condizioni: “Poco più di un anno fa vi dissi che non meritavo di salutare in conferenza stampa e che volevo darmi la chance di tornare. Ma le cose non sono andate come mi aspettavo.  La verità è che dall’infortunio agli Australian Open 2023 non ho più potuto giocare liberamente, mi hanno asportato una parte del psoas iliaco e da quel momento per me è stato impossibile giocare senza determinate limitazioni“.

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