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Da Sinner a Zverev, i primati della fase a gironi delle ATP Finals 2024

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Jannik Sinner

Ci sono diversi dati statistici che balzano all’occhio per quanto riguarda la fase a gironi delle ATP Finals 2024. Si spazia dal dominio di Jannik Sinner e Alexander Zverev alle particolarità di quanto accaduto da domenica scorsa a Torino: il tutto mentre ci si avvicina alle semifinali del torneo dei migliori otto dell’anno.

Il primo dato, appunto, riguarda l’assoluto primato dei due uomini che guidano a oggi il ranking ATP. Sinner e Zverev, infatti, hanno vinto tutti i loro incontri senza mai cedere un set. Un dato, questo, per il quale l’italiano e il tedesco si uniscono a due sole altre coppie di giocatori nella storia di quello che un tempo era noto come Masters. Nel 1978, in particolare, ci riuscirono Brian Gottfried e John McEnroe, nel 2014 toccò a Novak Djokovic e Roger Federer. Gottfried fu eliminato da Arthur Ashe, McEnroe vinse il torneo; Djokovic e Federer arrivarono entrambi in finale, ma lo svizzero rinunciò a giocarla per problemi alla schiena. Sul 1978 va però fatta una precisazione: Jimmy Connors, nel match con McEnroe, si ritirò.

I due sono diventati rispettivamente il sesto e il settimo a partire dal 2000 capaci di vincere il girone senza concedere alcun set. Ci sono riusciti Andy Roddick nel 2004, Nikolay Davydenko nel 2005, Roger Federer nel 2010 e 2014, Novak Djokovic nel 2014, 2018 e 2021, Daniil Medvedev nel 2020 prima di loro. Vent’anni, in breve, di generazioni diverse: la potenza dell’americano quando si trattava di servizio e dritto, la solidità del russo, poi lo svizzero e il serbo che certo non hanno bisogno di presentazioni, fino all’era presente dell’attuale numero 1 russo.

E c’è un po’ di gloria anche per Casper Ruud, dato che il norvegese non solo diventa il settimo giocatore a raggiungere la semifinale alle Finals nelle prime tre partecipazioni, ma diventa anche il quarto più prolifico scandinavo in questo senso. Davanti a lui solo i grandi svedesi: Stefan Edberg (peraltro presente a Torino tra le tribune) con cinque volte, Bjorn Borg e Mats Wilander con quattro. E anche Taylor Fritz ha un suo spazio: era dai tempi di Andy Roddick che non si vedeva un americano raggiungere il penultimo atto nel torneo in più occasioni. Lui ci è riuscito due volte, A-Rod nel 2003, 2004 e 2007.

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