Formula 1
F1, Christian Horner: “La direttiva tecnica cambierà poco la situazione. Pensiamo ancora al titolo costruttori”
Anche il fine settimana del Gran Premio di Las Vegas non è esente da polemiche fuori dalla pista. Il ventiduesimo e terzultimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2024, infatti, ha visto un nuovo intervento della FIA che, a quanto pare, è andata a dirimere una questione tecnica. Cos’è successo nello specifico?
La FIA ha deciso di intervenire attraverso una nuova direttiva tecnica dopo essere stata sollecitata da Red Bull. Si tratta del veto sull’uso di piastre protettive sul fondo delle vetture. Quale vantaggio potrebbe avere questa soluzione? Chi ha dotato le monoposto di ciò, può schiacciare le macchine maggiormente al suolo, cercando di girare in pista con un assetto molto basso senza però incorrere in una squalifica per l’eccessiva usura del fondo.
La norma prevede un’usura massima di un millimetro sui 10 di spessore del pattino che copre il fondo dell’auto. Tra i team a essere colpiti da questo intervento ci potrebbe essere anche la Ferrari, oltre alla Mercedes e alla Haas. Interpellato sull’argomento, il team principal della Red Bull, Christian Horner, preferisce glissare: “La direttiva tecnica? Penso che farà solamente una piccola differenza. Dopotutto è sufficiente mettere la macchina in pista ad una certa altezza per evitare problemi”.
Tornando al presente, la prima sessione di prove libere di Las Vegas non ha visto la monoposto di Milton Keynes brillare in maniera particolare: “Nella FP1 abbiamo avuto un programma differente rispetto a tutti, preferendo subito scendere in azione con due set di gomme soft alla ricerca del giusto grip. Abbiamo tanti dati da analizzare e cercheremo di proseguire nel nostro lavoro nella FP2. La corsa al titolo costruttori? Abbiamo 49 punti di distacco dalla McLaren e si tratta d un gap importante. Sarebbe importante, dopo questo weekend, riuscire quantomeno a scavalcare la Ferrari, poi nel caso tra Qatar e Abu Dhabi proveremo a insidiare il team di Woking”.