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Atletica
Fabrizio Donato: “Andy Diaz ha doti fuori dal comune. Andrew Howe si allenerà con me nel suo ultimo anno”
Il salto triplo è stato l’argomento dell’ultima puntata di Sprint 2U, il programma che va in onda sul canale YouTube di OA Sport e condotto da Ferdinando Savarese. Insieme ad Andy Diaz, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024, era presente anche il suo allenatore Fabrizio Donato, che ha ripercorso la stagione del suo allievo, esaltandone il talento e la forza di non mollare mai nonostante i vari infortuni.
Il voto di Fabrizio Donato alla stagione: “A questa stagione voglio da un 10, ma non di certo per la medaglia. Sembrerà strano, ma è così. Voglio dare un 10 ad Andy e un 10 anche al Fabrizio tecnico. Andy, nonostante le difficoltà, ha dimostrato di essere un vero campione, facendo la differenza nei momenti duri. Allenare un talento come quello di Andy è facile, ma diventa difficile quando entrano delle problematiche. Quanti atleti alle Olimpiadi erano infortunati prima delle Olimpiadi e sono riusciti a salvare le Olimpiadi? Uno solo: Andy. Quanti atleti hanno sbagliato le qualifiche e sono andati in finale e hanno preso le medaglie? Uno solo: Andy Diaz. Per questo voglio dare 10 alla stagione. Chiaramente il potenziale è diverso, ma il destino ha deciso per noi e il destino ha deciso che lui doveva vincere la mia stessa medaglia nello stesso giorno. Chiaro che a Los Angeles andiamo per dire la nostra”.
Nel finale di stagione Diaz è stato protagonista di un grande risultato: “Il test dei campionati societari di Modena è stato un qualcosa di straordinario. Al mio fianco ho poche persone che capiscono realmente del nostro mondo. Tra queste c’è Roberto Pericoli che dopo aver letto di quel risultato mi ha scritto che avevamo fatto un capolavoro, facendoci i complimenti. 17,25 con sette passi di rincorsa è qualcosa di straordinario. Io non so al mondo quante persone riescano a farlo e soprattutto ci sono. Questo dimostra tutto il talento immenso di Andy. Purtroppo ci sono mancate le gare e forse senza queste rinunce sarebbe anche arrivato qualcosa in più del bronzo, ma va benissimo così”.
Sull’esperienza olimpica, ma fuori dai campi di gara: “Questo era il mio sesto villaggio olimpico, cinque da atleta ed uno da tecnico. Comunque ovviamente fa più notizie una critica che mille elogi, quindi purtroppo se c’è qualcuno che si è lamentato ha fatto notizia. Io ho sempre vissuto la stessa emozione, quella di entrare in una favola ed ho davvero solo bei ricordi. Lo standard viene definito dal CIO e mi immagino che nessun paese possa inventarsi, quindi è stato molto simile alle altre. Ho solo bei ricordi”.
Tra gli obiettivi della prossima stagione per Diaz ci sono sia gli Europei sia i Mondiali indoor: “Io vado controcorrente, perché tanti si sono lamentati che non si possono preparare due grandi appuntamenti in un anno, ma invece secondo me si può fare. Ricordo addirittura nel 2012 quando c’erano stati Europei ed Olimpiadi avevo avuto ancora meno tempo. Secondo me è fattibile, basta programmare bene, bastano le giuste accortezze. Sono due appuntamenti che devono essere fatti, quindi con Andy puntiamo sia agli Europei sia ai Mondiali. Andy inoltre è un campione da gara, è un uomo da gara e quindi deve assolutamente sfogare i suoi cavalli in gara”.
Alla fine Donato annuncia anche un clamoroso ritorno in gara: “Abbiamo iniziato da cinque settimane ad allenarci. Nel gruppo c’è tanta gioia ed armonia. E’ tornato con noi Andrew Howe nel suo ultimo anno di carriera e sono davvero contento di accompagnarlo nel suo ultimo anno di atleta. L’idea nasce da Andrew, io ne ho parlato con il nostro gruppo perché abbiamo un nostro equilibrio, ma i ragazzi sono contenti e hanno deciso loro. Andy è il suo primo fan. Chissà dove arriveremo, va sempre rispettato come uomo e campione”.