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Golf, l’atto finale del DP World Tour è pronto: McIlroy per il 6° titolo, Migliozzi per sognare l’America

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Guido Migliozzi / Lapresse

Dentro con l’ultimo torneo della stagione 2024, il DP World Tour Championship che si terrà a Dubai da giovedì 14 a domenica 17 novembre. In palio, tra i primi 50 della Race to Dubai, la corona di migliore giocatore del maggiore circuito europeo. Dopo il weekend passato ad Abu Dhabi per l’HSBC Championship (il primo appunatento dei playoff), vinto dal britannico Paul Waring a -24 con due colpi di distanza sull’inglese Tyrrell Hatton, la battaglia si fa sempre più serrata per quelle che saranno le carte assegnate per il PGA Tour del prossimo anno mentre per il titolo di “re” del DP World Tour sembra che gli inseguitori su Rory McIlroy abbiano bisogno di un miracolo.

Il nordirlandese, infatti, si trova a + 1.785,03 punti su Thriston Lawrence, attualmente numero 2 della Race to Dubai e avversario diretto del n.1. Rasmus Hojgaard, in terza piazza, è a 2.313,61 punti dalla vetta, cosa che gli rende il lavoro di questo week end quasi impossibile di raggiungere la cima.

Sul percorso del Jumeirah Golf Estates, i primi 50 sia fidano però, anche per le 10 carte del PGA Tour che verranno assegnate in base alla classifica della r2dr a coloro i quali non siano già eleggibili per il circuito americano.
Così, Matteo Manassero, si trova, ad un torneo dalla fine, ad avere un piede dentro quello che viene considerato da molti il gotha del golf. Non è così per l’altro azzurro che in stagione è stato più volte all’interno dell’eleggibilità del PGA, Guido Migliozzi.

Dopo la prestazione di Abu Dhabi, il golfista vicentino ha perso terreno su diversi giocatori che, posizionandosi in maniera impeccabile durante il torneo emiratino, hanno guadagnato punti validi per scalare la classifica. Adesso Migliozzi ha bisogno di un week end perfetto per riprendersi ciò che fino a qualche settimane fa era suo: il pass per il PGA. Davanti a lui si trovano il nordirlandese Tom McKibbin e l’inglese Jordan Smith (10° carta) e tra l’italiano e il britannico passano 95,07 punti. Non tanti ma nemmeno pochi considerando che anche giocatori alle spalle del vicentino possono, stando così le cose, puntare su strappare l’ultima carta “buona” per il tour e volare negli States.

Sarà presente, tra i big del golf europeo, anche Francesco Laporta, entrato grazie alla strabiliante prestazione avuta ad Abu Dhabi dove ha chiuso il torneo in 13° posizione, fattore che lo ha portato al 52° posto della Race to Dubai. Laporta è entrato, dunque, perchè alcuni giocatori hanno dato forfait, come lo svedese Ludvig Äberg e lo spagnolo Jon Rahm. Rimasto fuori il campione in carica del DP World Tour Championship Nicolai Hojgaard perchè attualmente 59° nella entry List del torneo.

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