MotoGP
I rimpianti di Bagnaia e uno spettro ancor più temibile nel 2025: Marc Marquez tra le mura amiche
Tramontato il sole su questa stagione di MotoGP. Nessuna sorpresa nella gara finale di questo campionato perché il titolo è andato allo spagnolo Jorge Martin. L’iberico è stato premiato dalla sua grande costanza, pur avendo vinto meno nel computo totale di Sprint e GP rispetto a Francesco Bagnaia. A fare la differenza, da questo punto di vista, sono stati gli otto zero di Pecco rispetto ai tre dell’iberico.
I 43 punti nelle gare del sabato a vantaggio di Martin hanno pesato maggiormente rispetto ai 33 di margine del pilota nostrano nei GP. Pertanto, il pilota piemontese ha di che rammaricarsi proprio per questo dato, in considerazione del fatto che Jorge ha chiuso vittoriosamente con 7 Sprint e 3 GP conquistati nel 2024, rispetto alle 7 Sprint e agli 11 GP del due-volte iridato.
Numeri che alimentano i rimpianti e dovranno motivare Pecco ad alzare l’asticella dell’attenzione per tornare sul tetto del mondo. Uno stimolo in più sarà rappresentato anche dall’arrivo di Marc Marquez nel Team Ducati Factory dal 2025. L’asso nativo di Cervera è tornato a respirare un’aria diversa grazie al supporto del Team Ducati Gresini, interrompendo il lungo digiuno da vittorie e facendo vedere le sue qualità, soprattutto nei week end complicati per le condizioni meteorologiche.
Bagnaia sa che per battere Marquez servirà fare uno step, visto e considerato che Marc con la Ducati dell’anno passato ha concluso in terza posizione questo campionato e, conseguentemente, con la GP25 vuol puntare a laurearsi nuovamente campione del mondo. Saprà Pecco gestire anche psicologicamente una figura ingombrante come quella del fuoriclasse spagnolo? Lo scopriremo, sottolineando che Martin affronterà la nuova avventura in Aprilia, con il rischio di non poter vincere da subito.