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“Imane Khelif è morfologicamente un uomo”: una nuova inchiesta francese su un tema controverso

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Imane Khelif / IPA Sport

Una nuova inchiesta dalla Francia. La controversia più discussa delle Olimpiadi di Parigi 2024 continua a tenere banco nell’attualità. Il riferimento è alla pugile algerina Imane Khelif, vincitrice della medaglia d’oro nella categoria dei 66 kg, fonte di polemiche circa il suo livello di testosterone. Una situazione da associare anche quella della cinese di Taipei Lin Yu-Ting, vincitrice del titolo olimpico nella categoria dei 57 kg.

Tutto ebbe inizio nel marzo del 2023 quando l’International Boxing Association squalificò le due atlete per non aver superato i test di idoneità di genere condotti dall’organizzazione. Tuttavia, posteriormente a questa decisione, fu comunque concesso loro di competere nella categoria femminile ai Giochi, sostenendo il fatto di essere nate donne e combattuto come tali. Quando andò in scena il confronto tra Angela Carini e Khelif, con l’azzurra che abbandonò dopo solo 46″ negli ottavi di finale dell’evento a Cinque Cerchi, sostenendo che il pugno dell’algerina le avesse fatto molto male, la controversia superò i livelli di guardia.

Un contrasto chiaro tra IBA e CIO, con questo comunicato nel corso delle Olimpiadi da parte del Comitato Olimpico Internazionale che esprimeva una posizione molto chiara: “Ogni persona ha il diritto di fare sport senza discriminazioni“. Ribadendo, poi, che le regole per l’eleggibilità per Parigi erano state quelle di European Games, vari eventi continentali e Preolimpici di Busto Arsizio e Bangkok e rimarcando assai criticamente la procedura della Federazione per l’esclusione: “Non si cambiano le regole di eleggibilità a competizione in corso“. Una nota nella quale, tra l’altro, si ricordava che l’IBA non fosse più riconosciuta dal CIO dal 2023. La ragione per cui la boxe a Los Angeles 2028 non ci sarà.

E così si giunge a quanto accaduto due giorni fa, con il rapporto della giornalista francese Djaffar Ait Aoudia. Un’inchiesta ripresa da diversi organi di stampa secondo cui nel referto medico di Khelif rilasciato dall’ospedale Kremlin-Bicêtre di Parigi e dalla struttura Mohamed Lamine Debaghine di Algeri risulta che Khelif sia morfologicamente un uomo.

Un rapporto redatto nel giugno del 2023 e l’identificazione di genere sembrerebbe inequivocabile, in riferimento ai cromosomi XY, da cui segue la conclusione di un disturbo chiamato insufficienza della 5-alfa. Il rapporto descrive i tratti biologici di Khelif, come la presenza di testicoli interni e la mancanza di utero. Una risonanza magnetica, inoltre, avrebbe anche rivelato l’esistenza di un micropene. A questo punto, non resta che attendere ulteriori sviluppi della vicenda.

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