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Jannik Sinner, slittano ancora i tempi del processo al TAS: non inizierà prima di una data certa

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Jannik Sinner
Sinner / Lapresse

Jannik Sinner non verrà ascoltato dal TAS prima di martedì 11 febbraio 2025. Il Tribunale dell’Arbitrato Sportivo ha infatti pubblicato la lista delle udienze previste da oggi fino a quella data (ovvero i prossimi due mesi e mezzo) e non compare il nome del tennista italiano: l’agenda è particolarmente intasata prima di Natale con diverse questioni calcistiche, è completamente vuota a gennaio e prevede tre appuntamenti nella prima metà del mese di febbraio.

Ricordiamo che la WADA ha presentato un ricorso al TAS per la positività al Clostebol riscontrata al giocatore durante il Masters 1000 di Indian Wells. Il fuoriclasse altoatesino era stato assolto dal tribunale indipendente dell’ITIA, ma l’Agenzia Mondiale Anti Doping non ha ritenuto esaustiva e sufficiente la documentazione fornita, rivolgendosi così all’ente di Losanna. Non si giudicherà in merito alla legittimità della decisione presa da ITIA, ma si riesaminerà il caso da zero.

Il collegio giudicante sarà composto da un giudice nominato da Sinner, uno scelto da WADA e uno selezionato dal TAS. Il suo compito sarà quello di ascoltare le varie parti e studiare i documenti che verranno presentati prima di emettere la sentenza, che potrebbe portare anche a una squalifica di massimo due anni se non verranno ritenute valide le motivazioni apportate dal vincitore di Australian Open e US Open. Le nomine dovrebbero essere definite nelle prossime settimane.

A questo punto, però, è sicuro che non si inizierà prima del prossimo 11 febbraio. Jannik Sinner giocherà dunque gli Australian Open, primo Slam della stagione dove sarà chiamato a difendere il titolo conquistato lo scorso 28 gennaio, senza essersi ancora presentato in aula. Lo stesso discorso varrà per il torneo ATP 500 di Rotterdam previsto a inizio febbraio. La questione resterà dunque aperta alla vigilia della trasferta sul cemento statunitense che a marzo prevede i due Masters 1000 di Indian Wells e Miami.

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