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Sinner confessa: “Non auguro a nessuno quello che ho passato io”

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Jannik Sinner
Jannik Sinner / LaPresse

Una spada di Damocle sulla testa. Jannik Sinner ha affrontato la sua miglior stagione della carriera tennistica con un peso non indifferente perché la vicenda legata alla doppia positività accidentale al Clostebol ha questo significato. Un caso che Jannik sperava di essersi messo alle spalle dopo la piena assoluzione nel giudizio di primo grado da parte dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency), ma riaperto dall’appello della WADA al TAS, proponendo una squalifica di 1/2 anni per l’altoatesino.

Nel corso della settimana di Torino, che domani lo vedrà esordire nelle ATP Finals contro l’australiano Alex de Minaur, Jannik è tornato sull’argomento e ha spiegato di aver appreso della notizia dal suo manager Alex Vittur. Inizialmente l’azzurro non credeva alle sue parole, pensando fosse uno scherzo, ma poi…

Ho avuto un momento di buio totale, non sapevo che cosa dire. Non usciva niente dalla mia bocca. Ho subito cercato di capire come potesse essere successo, non avevo fatto nulla. Non volevo nemmeno crederci, mi sentivo perso. Non auguro a nessuno di passare quel che ho passato io“, ha dichiarato il n.1 del mondo.

Un procedimento in corso, con il TAS che ha annunciato con un comunicato ufficiale pubblicato nella serata di venerdì 4 ottobre il via del tutto. Non si conoscono i tempi e quando sarà emessa la sentenza. Certamente, Sinner dovrà continuare a convivere con questa situazione e non sarà affatto semplice.

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