Tennis
Jasmine Paolini alla vigilia delle WTA Finals: “Giocando il doppio con Errani sono migliorata tanto”
Jasmine Paolini è una delle protagoniste più attese alla vigilia delle WTA Finals 2024, in programma a Riad (in Arabia Saudita) dal 2 al 9 novembre. La giocatrice azzurra, n.4 del ranking mondiale, si è infatti qualificata per la prestigiosa kermesse di fine stagione sia in singolare che in doppio, con Sara Errani. “Cerco di concentrarmi e insieme di divertirmi, è importante riconoscere dove sono arrivata. È una competizione straordinaria, è un privilegio essere qui. Sono felice di competere in singolo e doppio“, le sue parole in conferenza stampa.
Sull’importanza del doppio per la sua crescita in singolare: “Mi aiuta tantissimo, non penso sia casuale che questi risultati siano arrivati tutti insieme. Ho iniziato a giocare il doppio ogni settimana e sono migliorata anche in singolare. Sara penso mi aiuti molto. Le faccio tante domande. È un tipo di giocatrice diverso da me, sto cercando anche di rubare qualcosa dal suo tennis, dal suo modo di capire il gioco. Lei è più tattica di me dentro il campo. Giocare il doppio con lei credo mi abbia aiutato a capire meglio il gioco. Non è successo per caso che sono migliorata tanto in singolare quando ho iniziato a giocare di più il doppio. Fisicamente non è semplice giocare singolare e doppio in tutti i tornei, ma per me ci sono solo elementi positivi“.
“Se qualcuno a inizio mi avesse detto che avrei giocato le WTA Finals in singolare e doppio sarebbe stata una follia. Certo, almeno in doppio, ricordo che al nostro primo torneo, l’Australian Open, abbiamo perso un match molto tirato contro Hsieh/Mertens e ho pensato: ‘Però, giochiamo bene, potremmo qualificarci per le Finals’. Ma non l’ho detto a nessuno. In singolare, qualificarmi è diventato un obiettivo dopo la finale di Wimbledon“, racconta la 28enne toscana.
Dove vedere in tv Paolini-Rybakina, WTA Finals 2024: orario, programma, streaming
Sulle condizioni di Riad e sul suo debutto di domani contro Elena Rybakina: “Il campo è veloce ma non troppo, anche per via dell’altitudine. Le palle vanno veloci, quando dai rotazione e spin saltano alte. La sfida contro Rybakina sarà rispondere al suo servizio, qui in particolare. Non so davvero cosa aspettarmi. Sarà un match duro, dovrò giocare profondo e servire bene, perché lei giocherà chiaramente un tennis aggressivo. La cosa migliore sarà cercare di rispondere il più possibile e il più profondo possibile e coprire velocemente il campo“.