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Jasmine Paolini nel mito dello sport italiano: l’oro olimpico, il trono mondiale e una nuova dimensione

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Jasmine Paolini
Paolini / Lapresse

Jasmine Paolini ricorderà per sempre il 2024: a 28 anni è entrata in una nuova dimensione, compiendo un salto di qualità mastodontico e diventando un vero e proprio punto di riferimento nel tennis internazionale. Al termine della passata stagione occupava il 30mo posto nel ranking WTA, non aveva mai superato il secondo turno negli Slam e aveva vinto soltanto un torneo sul circuito maggiore. Dodici mesi dopo la toscana è la numero 4 del mondo, si è messa al collo una medaglia d’oro olimpica, ha disputato due finali negli Slam e ha alzato al cielo la Billie Jean King Cup.

Semplicemente una favola che ha proiettato Jasmine Paolini nel mito dello sport italiano: ha eguagliato il miglior piazzamento di un’italiana nella classifica mondiale (pareggiato lo storico risultato di Francesca Schiavone), ha disputato le WTA Finals sia in doppio che in singolare, è diventata la prima azzurra a conquistare un titolo a cinque cerchi (insieme a Sara Errani nel doppio dei Giochi di Parigi 2024) e ha riportato l’Italia negli atti conclusivi degli Slam dopo anni di digiuno.

Al Roland Garros e a Wimbledon ha accarezzato la tanto meritata apoteosi, fermandosi a un passo dall’eguagliare le magie di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta nei tornei internazionali più importanti. Le sconfitte rimediate contro Iga Swiatek sulla terra rossa di Parigi e contro Barbora Krejcikova sull’erba londinese sono state archiviate prima dell’apoteosi alle Olimpiadi e del grandioso finale di stagione, culminato con la stoccata nella massima competizione per Nazionali di tennis femminile.

Una nuova dimensione frutta di un gioco rivelatosi spumeggiante e migliorato in ogni aspetto tecnico, dal servizio al gioco a rete, dal dritto al rovescio. Il lavoro svolto con Renzo Furlan ha portato i suoi frutti e anche altre soddisfazioni come il WTA 1000 di Dubai in singolare, gli Internazionali d’Italia e il WTA 1000 di Pechino in doppio. E ora si guarda al 2025, per provare a migliorarsi ulteriormente e conseguire risultati ancora più ragguardevoli.

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