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L’Argentina è ormai una grande del rugby? Vittorie di prestigio e test impegnativo per l’Italia

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L'Argentina batte il Sudafrica
L'Argentina batte il Sudafrica / LaPresse

Prende il via questo weekend l’autunno ovale dell’Italia del rugby, con gli azzurri di Gonzalo Quesada che sabato pomeriggio, con fischio d’inizio alle 18.40, a Udine affronteranno l’Argentina. Una sfida che fino a qualche anno fa era il derby latino tra due nazionali che sognavano di diventare grandi, ma ora è lo scontro tra chi vuole diventare grande e chi, guardando ai risultati degli ultimi anni, è già un top team.

Gli ultimi 13 mesi dei Pumas sono stati un crescendo, a iniziare dall’ultima Rugby World Cup, dove la cavalcata dei sudamericani si è fermata solo in semifinale, contro gli All Blacks, per poi cedere all’Inghilterra nella finalina e chiudere il torneo iridato al quarto posto. Ma è stato il 2024 a certificare che l’Argentina oggi è un top team che può giocarsela con tutti.

Se nei test estivi ha chiuso con un 1-1 la doppia sfida con la Francia, nell’ultima The Rugby Championship l’Argentina ha espugnato Wellington, battendo 30-38 gli All Blacks, per poi battere anche l’Australia, con un clamoroso 67-27, e poi il Sudafrica, battuto 28-27. Insomma, i Pumas arrivano alle Autumn Nations Series da grande del rugby.

Sarà, dunque, un test impegnativo per l’Italia, con Gonzalo Quesada che sfiderà la “sua” Argentina con la consapevolezza di avere di fronte un top team mondiale. È probabilmente il test più importante di novembre, considerando la sfida con la Georgia una “must win” e quella con gli All Blacks una “mission impossible”, che sarà la cartina tornasole per capire quale sia, oggi, il gap tra l’Italia del rugby e una squadra che gioca alla pari con le leggende ovali.

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