Tennis
Le reazioni al caso Swiatek: Kyrgios e Kafelnikov polemici, l’amara riflessione di Fritz
La notizia è di ieri e ha avuto non poche le reazioni. Stiamo parlando della positività alla trimetazidina, dopo un controllo antidoping al di fuori delle competizioni previsto ad agosto del 2024, della n.2 del mondo del tennis, Iga Swiatek. Un caso che, come accaduto per Jannik Sinner, sta facendo discutere sia sul giudizio da parte dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) che sulle regole dell’antidoping.
A questo proposito, le considerazioni sono state diverse. Come era già accaduto con Sinner, l’australiano Nick Kyrgios è tornato a parlare e non ha usato mezzi termini per accusare la menzionata ITIA e non credendo alle giustificazioni di Swiatek: “La scusa che tutti noi possiamo usare è che non lo sapevamo. Semplicemente non lo sapevamo. I professionisti ai massimi livelli dello sport ora possono semplicemente dire ‘non lo sapevamo’“, il posto su X di Kyrgios.
The excuse that we can all use is that we didn’t know. Simply didn’t know. Professionals at the highest level of sport can now just say “we didn’t know”
— Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) November 29, 2024
L’ex campione russo Yevgeny Kafelnikov ha fatto uso del sarcasmo per commentare quanto sta accadendo: “Mi chiedo perché non ho usato steroidi durante la mia carriera. È una vera vergogna quello che sta succedendo al tennis attuale”. Decisamente più pacati e riflessivi i concessi espressi dallo statunitense Taylor Fritz, attraverso un post su social.
“Quello che mi fa impazzire in queste situazioni non sono i casi in sé. È difficile sapere esattamente cosa è successo/tutti i dettagli in tutti questi casi specifici, quindi il discorso delle speculazioni non è proprio la mia cosa preferita. Va bene avere le proprie oneste opinioni, ma ciò che non riesco a comprendere e ciò che è così sconvolgente da vedere come giocatore, è il pregiudizio folle del pubblico del tennis che arriva a sostenere qualsiasi tesi che concorda con quello che loro vogliono credere. Se è un rivale del giocatore che supporti che risulta positivo, allora sei tra quelli che dicono “chiamiamolo dopato/imbroglione/disonoriamolo il più possibile”; e se è il tuo giocatore preferito di cui si tratta, allora è “innocente, senza farsi domande”. Come fai a non essere in grado di rimuovere il tuo pregiudizio personale e di formarti un’opinione educata e onesta? Anche se come giocatore puoi provare la tua innocenza (non sto dicendo che qualcuno lo sia o meno), le persone che supportano giocatori rivali o hanno pregiudizi nei tuoi confronti continueranno sempre a sostenere ciecamente che sei un imbroglione, e questo fatto mi rattrista davvero per tutti i veri giocatori innocenti che devono passare attraverso tutto questo“.
What drives me CRAZY about these situations (in terms of going on X) is not the actual cases themselves. It’s tough to know exactly what happened/all the details in all of these specific instances, so the speculation talk isn’t really my favorite thing to do. It’s fine to have…
— Taylor Fritz (@Taylor_Fritz97) November 28, 2024