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Lorenzo Sonego cede in due set ad Andrey Rublev negli ottavi di finale a Metz

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Sonego / IPA Sport

Niente da fare per Lorenzo Sonego (n.51 del ranking), impegnato negli ottavi di finale dell’ATP250 di Metz (Francia). Sul veloce indoor transalpino il russo Andrey Rublev (testa di serie n.1) si è imposto con il punteggio di 7-6 (3) 7-5 in un’ora e 54 minuti di gioco. Una partita che ha confermato le difficoltà in questo 2024 del piemontese, particolarmente vulnerabile dal lato del rovescio. Pertanto, sarà il moscovita a proseguire nell’avventura e nei quarti di finale affronterà il vincente della sfida tra il padrone di casa Corentin Moutet e il tedesco Jan-Lennard Struff (n.7 del seeding).

Nel primo set Sonego viene messo sotto pressione dal lato sinistro, dovendo cancellare due palle break, ma ai vantaggi si salva. Rublev si trova nella medesima situazione nel gioco successivo, dovendo annullare una palla break, ma Lorenzo non riesce a capitalizzare. Nell’ottavo game sono ben tre le opportunità per andare avanti di un break per il torinese, ma un po’ la bravura del russo e un po’ la poca concretezza dell’azzurro fanno la differenza. In una frazione di alti e bassi, il nostro portacolori sfrutta la classica combinazione servizio-dritto per cancellare due palle break e manca un set-point poco dopo. Al tie-break gioca meglio Rublev, che scappa sul 4-0, e mantiene quel margine di vantaggio fino alla fine sul 7-3.

Nel secondo set il tennista italiano è assai meno incisivo in risposta e non ci sono palle break in proprio favore. In verità, lo stesso ragionamento è valido per il moscovita per buona parte della frazione, ma nel dodicesimo game il n.9 del mondo sale di livello, con un passante di dritto lungolinea spettacolare e un vincente incrociato devastante. Tre palle match e la seconda è decisiva, con un nastro beffardo a deviare il passante di Rublev e non consentendo a Sonego di intervenire. Cala il sipario sul 7-5.

Leggendo le statistiche sono da rimarcare i 12 ace di Sonny, con un ottimo 75% di prime di servizio in campo. Il piemontese, però, è mancato in risposta, vincendo il 38% degli scambi sulla seconda di Rublev, rispetto al 52% del suo avversario.

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