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Matteo Berrettini rivela su Sinner: “Lui in campo è incredibile, ma nei rapporti umani lo è di più”

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Sinenr e Berrettini
Sinner - Berrettini / LaPresse

La squadra italiana di tennis ce l’ha fatta, la Coppa Davis è stata nuovamente conquistata. La celebre Insalatiera, come nel 2023, sarà nuovamente nel Bel Paese e non ci sono dubbi che nel conseguimento di questi risultati i più grandi protagonisti del percorso tricolore siano stati Matteo Berrettini e Jannik Sinner.

Il romano, dopo un periodo molto difficile a causa dei tanti infortuni, ha lavorato duro per dare un contributo importante in questa competizione e, dopo le tre vittorie in singolare nel Round Robin a Bologna, sono arrivate le affermazioni nelle Finals a Malaga, andando a comporre con Sinner un doppio fantastico, capace di scardinare la resistenza di quello argentino nei quarti di finale.

Un rapporto speciale tra Matteo e Jannik, con la promessa l’anno scorso che avrebbero vinto la Davis insieme, dal momento che nel 2023 Berrettini venne in Spagna nelle vesti di tifoso in panchina, ma non poté giocare a causa dell’ennesimo problema fisico. Nel corso della conferenza stampa, l’attuale n.35 del ranking ha voluto sottolineare un aspetto importante relativo a come il n.1 del mondo, reduce dai tanti successi del 2024, si relazioni con il resto del gruppo e quale sia la sensazione nel vederlo giocare da fuori.

Già l’anno scorso ricordo che ci guardavamo negli occhi e dicevamo che questo ragazzo è qualcosa di differente da tutti gli altri. Non ci pareva vero di vedere uno colpire così forte, così piatto, così preciso, che tutte le palle gli stavano dentro. Da allora ha perso solo sei partite dimostrando di essere il migliore al mondo. Però è venuto qui con grande umiltà, come se non avesse vinto nulla, come se non avesse appena vinto le ATP Finals. Prima che scendessimo in campo per il doppio insieme, è andato da tutti a chiedere se era tutto ok. Penso che se in campo è incredibile, il modo con cui gestisce i rapporti con tutti è fantastico, ed è quello che lo rende speciale, è per questo che abbiamo due Coppe Davis in casa”, le parole di Berrettini.

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