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Tennis
Monaco avverte: “Sinner ha avuto troppi impegni extra-tennis a Torino. Situazione un po’ scappata di mano”
Aumenta l’attesa in vista delle ATP Finals 2024, che scatteranno a Torino domenica con la prima giornata di round robin in cui scenderà in campo anche il numero uno al mondo Jannik Sinner contro l’australiano Alex De Minaur. Purtroppo le WTA Finals di Riad si sono concluse con tanto amaro in bocca per l’Italia, dopo la beffarda eliminazione di Errani/Paolini nel girone. Di questo e di molto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospite Guido Monaco.
“Dire che c’è entusiasmo intorno a Sinner non rende l’idea. È proprio scappata un po’ di mano la situazione. Notavo che domenica sera ci sarà un bel testa a testa, anche se non proprio in contemporanea, tra Sinner-De Minaur e Inter-Napoli, di cui si sta parlando molto. Sarà interessante vedere il confronto a livello di ascolti, perché comunque iniziamo a fare questi ragionamenti”, dichiara Monaco.
“Durante la cerimonia di presentazione e la conferenza stampa, ogni volta che c’era un discorso Sinner saltava fuori. È stato dappertutto in questi giorni, quindi attenzione. Quando tutti vogliono un pezzo di Jannik, poi a un certo punto lui deve anche stare tranquillo, giocare e avere le energie. Spero che d’ora in poi riesca ad isolarsi un po’ e a concentrarsi come deve sul torneo, perché gli impegni extra-tennis in questi giorni sono stati veramente tanti. Se fossi in chi organizza o nella Federazione, non spingerei su un tasto che già va da solo. È questo che a volte io non capisco di questi organi. Quando una cosa va, lasciala andare senza forzature. Non c’è bisogno di enfatizzarla, perché poi rischia di diventare per qualcuno un po’ indigesto e rischia di mettere ulteriore pressione a Sinner, che non ne ha bisogno”, prosegue la voce tecnica di Eurosport.
Sul sorteggio del girone di Sinner: “Ci sono pro e contro. È vero che avere Alcaraz nel girone ti metteva al riparo da una semifinale probabilmente più dura, però al tempo stesso così hai un gruppo dove sulla carta potresti faticare di meno e arrivare pieno di energie alla semifinale, mentre loro devono scannarsi di là. Poi comunque si gioca il torneo e vedremo come andranno le partite“.
Sulle problematiche segnalate da alcuni giocatori a Torino per quanto riguarda le palline ed i campi: “C’è questo problema un po’ generalizzato del consumo delle palline, che sembrano ormai essere costruite con materiali di qualità inferiore e quindi tendono un po’ a rompersi sulle sollecitazioni dei giocatori. Questo incide. Poi la superficie è un po’ più lenta, ma nulla di pazzesco. Lo si capisce dal rimbalzo della palla, e la velocità è determinata da quanto silicio viene messo nella resina che viene stesa sopra alla superficie“.
Sulla sconfitta di Errani/Paolini con due match point a favore contro Chan/Kudermetova: “Ho seguito la parte finale, quando stavano dominando ed erano 6-3 4-3 e palla del 5-3, con una stupenda volée di Sara fuori di un millimetro. Da lì è iniziata una roba da star male. Non vincevano più un punto sul servizio, disastri di qua, disastri di là, stanchezza di Paolini. Nel match tie-break sono andate sotto, poi l’hanno ripreso. Hanno avuto match point in entrambe le partite perse. Sono proprio maledette le Finals, al di là del livello che può essere piaciuto o meno. Avevano in pugno soprattutto la terza partita ed è abbastanza incredibile che non siano arrivate in semifinale, però quasi tutti i match sono finiti al terzo set a riprova che nei doppi sul veloce c’è molto equilibrio. L’unica buona notizia dell’eliminazione è che possono avere qualche giorno di riposo in più prima della BJK Cup a Malaga, però brucia perché se lo meritavano e sono arrivate veramente vicino“.