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Monaco giustifica Alcaraz: “Non si può pretendere che Picasso vada tutti i giorni in ufficio”

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Sinner ed Alcaraz
Sinner-Alcaraz / Lapresse

Guido Monaco si è soffermato sull’inattesa sconfitta rimediata da Carlos Alcaraz contro Ugo Humbert agli ottavi di finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy: “La prestazione di Alcaraz è un tema e apre anche il tema che Zverev può superarlo nel ranking, con conseguenze in vista delle ATP Finals. Se Alcaraz ha questi sbalzi indoor non so se è meglio trovare lui o Zverev. I francesi ieri si sono battuti alla grande, mentre la vittoria di de Minaur certifica il suo pieno merito di qualificarsi alle Finals. Alcaraz si è lamentato della velocità del campo, ha detto che non capiva il perché di questa superficie improvvisamente veloce e che è rimasto sorpreso. Nel primo set non l’ha tirata in campo, non ha avuto palle break nel primo e nel terzo set, con la seconda palla in quei due set ha fatto qualcosa come tre su quindici, non è un disonore perdere contro Humbert e giustamente è andato a casa. Si sta facendo sorprendere da un po’ troppe cose. Tennisticamente per l’ingresso alle Finals tifo de Minaur e gufo Tsitsipas per ovvi motivi, la settimana prossima tra Metz e Belgrado giocano in diversi“.

Il telecronista di Eurosport ha analizzato anche un altro aspetto del gioco del tennista spagnolo durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale Youtube di OA Sport, facendo anche un confronto con Jannik Sinner: “Alcaraz segue Ferrero solo su alcune cose e in altri momenti si perde, c’è ancora del disordine nelle giocate: può essere un pregio, ma toglie stabilità. È il solito discorso della coperta corta: non si può pretendere che Picasso vada in ufficio tutti i giorni a fare un turno. A certi battibecchi, vista la tensione del tennis, non darei importanza. Sicuramente Sinner è un giocatore più allenabile e che segue di più le indicazioni dei coach. A volte è giusto che il giocatore debba trovare le soluzioni da solo: questa caratteristica fondante del tennis non deve venire meno. Ci sono scuole che fanno più coach e che sono più chiacchierone, altre meno come Vagnozzi e Cahill, che cercano di dare il loro contributo in quel modo”.

Jannik Sinner tornerà in scena alle ATP Finals, che andranno in scena a Torino dal 10 al 17 novembre. Il numero 1 del mondo ha dovuto rinunciare al Masters 1000 di Parigi-Bercy a causa di un virus, ma ci sono aggiornamenti importanti sulla forma fisica del fuoriclasse altoatesino: “Leggo che ieri Sinner ha giocato un paio d’ore senza forzare troppo, dunque ha recuperato rispettando la sua previsione. Devono decidere se partire tutti insieme perché Vagnozzi ora è a San Benedetto e li raggiungerà, poi si sposteranno in macchina a Torino o domenica o lunedì. A Torino hanno fatto un lavoro molto costoso per rendere identica la superficie dei campi di allenamento a quella dell’Inalpi Arena dove si disputeranno le Finals: è un investimento che lascia presagire che Torino abbia un rinnovo di altri due anni per le Finals prima di andare a Milano o chissà dove”.

Una panoramica sul saldo partite vinte-perse in stagione da parte di alcuni tennisti e una battuta su Novak Djokovic:Zverev ha vinto 63 partite e ne ha perse 20: in una stagione solidissima ha comunque perso 20 partite, ha vinto soltanto un torneo e rischia di essere numero 2 del mondo. Tsitsipas ne ha vinte 45 e perse 21, tutto sommato non proprio un disastro. Lo stesso per Ruud 49-21, Rublev 44-22: vincere due partite su tre, se sei un top player, è eccezionale. Dimitrov ha un 46-17, ha fatto una super stagione. Quest’anno il limite per entrare alle Finals sarà attorno ai 4000 punti, c’è stato di peggio in passato. I media serbi danno per certa l’assenza di Djokovic alle Finals, io sarei sorpreso di vederlo“.

Altra analisi su Alcaraz e Sinner:Mi sembra evidente che Alcaraz abbia bisogno di avere in palio una posta molto alta, non ha sempre le fame come ad esempio Sinner, deve essere sempre pungolato e alcuni tornei li gioca malvolentieri, lo ha anche dichiarato. Non è il massimo per diventare un dominatore, ma a me fanno paura quelli che tutti i giorni hanno sempre voglia di fare tutto, anche se sono quelli che fanno la storia. Contro Sinner e Alcaraz si va in campo sapendo che molto dipende dall’altro, le punte di Alcaraz sono ingiocabili e il rendimento costante di Sinner è strepitoso. Sono diversi tra loro, stiamo parlando di ghiaccio e lava ed è un bene che ci sia questa differenza, non direi che uno è meglio e l’altro è peggio. Sono molto diversi tra loro e questo aggiunge qualcosa alla loro rivalità. Alcaraz ha più bisogno di Sinner rispetto a quanto Sinner abbia bisogno di Alcaraz, proprio perché deve essere pungolato“.

VIDEO ULTIMA PUNTATA TENNISMANIA

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