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Moto3: l’Italia a secco di vittorie da due anni. Luca Lunetta è il nuovo faro?

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Luca Lunetta
Luca Lunetta/ Valerio Origo

Non si può parlare di presente, senza pensare al futuro. E in tal senso non mancano le preoccupazioni nel mondo della MotoGP italiana. Sì perché in Moto3, vera fucina di talenti, ormai manca la vittoria in un Gran Premio da due anni. Un dato che non può davvero fare dormire sogni tranquilli in vista dei prossimi anni.

Torniamo indietro nel tempo: l’ultimo successo di un pilota azzurro in una gara della classe più leggera risale addirittura al 2 ottobre 2022, giorno del trionfo di Dennis Foggia, all’epoca in sella alla Leopard Racing davanti ad Ayumi Sasaki e Riccardo Rossi. Dopo più di ventiquattro mesi, nessun centauro nostrano è mai più salito sul gradino più alto. E anche i podi, a dir la verità, non sono stati certamente numerosi.

Nell’annata sportiva 2023 l’unico piazzamento in top 3 era arrivato con Andrea Migno in Argentina. Un bilancio negativo, pari solo a quanto successo nella stagione 2013. Quest’anno non sono arrivati particolari segni di miglioramento, considerando che l’unico a centrare la top 3 è stato Luca Lunetta in due occasioni, precisamente ad Aragon (terzo posto) e in Thailandia (secondo posto).

Probabilmente è proprio Lunetta il faro che potrebbe illuminare le prossime stagioni di Moto3. Seppur a c0rrente alternata infatti il giovane diciottenne romano ha fatto vedere ottime cose e, in un paddock totalmente ridimensionato, potrebbe fungere da traino per gli altri connazionali. Dopotutto, la storia insegna che nei momenti di crisi deve esserci sempre un apripista. Sarà lui il nuovo ariete per l’Italia?

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