MotoGP
MotoGP, dove verrà recuperato il GP di Valencia? Scelta fatta: manca solo l’ufficialità
Manca solo l’ufficialità. L’ultima tappa del Motomondiale 2024 si disputerà comunque in Spagna, precisamente nel circuito di Barcellona, in sostituzione della prova inizialmente pianificata a Valencia il 17 novembre e cancellata a causa della devastante alluvione. La notizia è arrivata nella primissima mattina italiana di oggi, domenica 3 novembre, direttamente dalla voce di Carlos Ezpeleta, Direttore sportivo della MotoGP nonché uno degli uomini-chiave di Dorna, la società che controlla la competizione motociclistica.
Lo spagnolo ha di fatto confermato quanto detto poco prima dal Team Manager della Ducati Davide Tardozzi che, ai microfoni di Sky Sport Italia, aveva già anticipato l’annuncio, maturato dopo un interscambio di opinioni tra le autorità sportive e il paddock. Si opta dunque per la scelta più logica al termine di un weekend in cui sono avanzate le ipotesi più disparate. In prima battuta infatti la direzione era quella di correre lo stesso nella città devastata dall’alluvione (opzione cassata dalle autorità locali). Poi sono spuntati i nomi di altri circuiti europei, come Silverstone, Jerez e la stessa Barcellona, fino ad arrivare anche al Qatar.
Ezpeleta, parlando ai microfoni del network italiano, ha spiegato nel dettaglio le ragioni della scelta: “Dopo che abbiamo ricevuto la conferma di non poter svolgere la gara a Valencia ci siamo messi a lavoro per vagliare tutte le alternative. Dal momento che manca solo una gara alla fine del Motomondiale per noi è importante correre, non solo per il paddock ma anche per i fan. Dopo una riflessione crediamo sia la scelta migliore svolgere l’evento nel circuito di Barcellona-Catalogna. Lo abbiamo chiesto al Governo locale, che è predisposto. Ma devono interfacciarsi con quello di Valencia e con quello di Spagna. Credo che nelle prossime quarantotto ore potremo confermare. Crediamo che sia importante disputare l’evento nella stessa data. Ma la cosa più importante resta Valencia”.
L’iberico ha quindi proseguito: “La pista di Valencia è integra, ma gli accessi e il parcheggio no. Ma non è la ragione che ci impedisce di fare il GP lì. La situazione in città è critica, noi non possiamo che aiutare. Siamo in contatto con il Governo per dare una mano anche per il dopo gara. Abbiamo parlato con tutti i posti potenzialmente possibili. Barcellona è la migliore opzione, soprattutto per i fan. Fare un Gran Premio in 14 giorni è una sfida importante per tutto il paddock. Ma lo dobbiamo fare anche per Valencia. Per i test dobbiamo parlare con il circuito, la direzione è quella di fare anche i test lì”.