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MotoGP, Jorge Martin ‘reincarnazione’ di Valentino Rossi? Lo spagnolo può ripetere quanto fatto dal Dottore tra il 2001 e il 2003

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Jorge Martin / Valerio Origo

Jorge Martin ha 24 punti di vantaggio su Francesco Bagnaia alla vigilia dell’ultimo weekend della MotoGP. Come spiegato nella monografia dedicata, per ribaltare la situazione, Pecco dovrebbe compiere la più clamorosa rimonta nella storia del Motomondiale. Questo significa che Martinator non è solo prossimo a tramutare un sogno in realtà, ma anche a emulare Valentino Rossi in due differenti dinamiche.

In primis, lo spagnolo può laurearsi Campione del Mondo senza correre in un Factory Team. L’ultimo a esserci riuscito è stato proprio il Dottore, nell’ormai lontano 2001. All’epoca, il fuoriclasse di Tavullia viveva nelle medesime circostanze attuali del madrileno. Era difatti inserito in una struttura satellite a lui dedicata sponsorizzata dalla Nastro Azzurro, ma cavalcava una NSR500 in tutto e per tutto identica a quella di Alex Crivillé e Tohru Ukawa, i portacolori HRC.

In secondo luogo, Martin ha l’opportunità di vincere il Mondiale nonostante abbia già deciso di trasferirsi altrove nella stagione ventura. L’ultima volta in cui è capitato è stato il 2003, quando Rossi ruppe con Honda e, dopo aver valutato l’ipotesi Ducati, optò per legarsi all’arcirivale Yamaha (ai tempi in disgrazia, ma prontamente ringalluzzita dall’arrivo del fenomeno italiano).

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Non si tratta di scenari consueti ed è peculiare come Martinator possa compierli in contemporanea. Anzi, per la verità ci troveremmo di fronte a qualcosa di ancor più inusuale. Nel 2025 Pramac non sarà più una costola Ducati, ma si è da tempo accordato per diventare il satellite della Yamaha.

In altre parole, qualunque cosa avverrà domenica, assisteremo a un accadimento epocale, sia che l’esito sia positivo per il binomio Martin-Pramac, al doppio addio dalla Casa di Borgo Panigale, sia che il verdetto dica bene a Bagnaia, poiché realizzerebbe un recupero mai visto in tre quarti di secolo!

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