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MotoGP, Marco Bezzecchi è la delusione del 2024. Continua il “parallelismo differito” con Bastianini. Nel 2025 la rinascita in Aprilia?

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Marco Bezzecchi / Valerio Origo

Con l’appropinquarsi del finale di stagione, è tempo di bilanci. Al riguardo, è indiscutibile come la poco ambita palma di “delusione della MotoGP 2024” vada consegnata a Marco Bezzecchi. Non lo si dice per cattiveria o accanimento, ma ci si limita a constatare i fatti e i risultati, che sono sotto gli occhi di tutti.

Il riminese si era proposto come la “rivelazione della MotoGP 2023”, concludendo il Mondiale al terzo posto con tre vittorie piene (Argentina, Francia, India) e un’affermazione nelle Sprint (Assen). Viceversa, in questo 2024 è sostanzialmente mancato all’appello. Un inizio balbettante, poi il podio di Jerez de la Frontera (seppur propiziato da uno dei rari errori di Jorge Martin) ad accedere qualche speranza, rimasta però tale. Il risultato andaluso si è rivelato episodico.

Insomma, nel 2023 Bezzecchi aveva replicato esattamente quanto fatto da Bastianini nel 2022, diventato finanche “terzo incomodo” nella contesa iridata pur correndo con una Ducati dell’anno precedente. Curiosamente, la parabola dei due è stata la medesima anche nella stagione successiva all’esplosione, pur seguendo un percorso differente in termini di cavalcatura.

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Bastianini era passato da una Desmosedici agée a una ultimo grido, effettuando il doppio salto (da GP21 a GP23). Inoltre si era spostato dal Team Gresini al Factory Team, cambiando completamente habitat e ingegnere di pista. Ne è scaturita una profonda crisi, peraltro acuita da una serie di infortuni, a causa dei quali è stato costretto a osservare diverse pause forzate.

Proprio le difficoltà del più esperto conterraneo sarebbero state decisive per spingere Bezzecchi a rifiutare una Ducati ufficiale con i colori Pramac e rimanere nel familiare contesto del Team VR46, senza intraprendere il doppio scatto da GP22 a GP24 e senza stravolgere le proprie persone di fiducia. Ebbene, nonostante la scelta diametralmente opposta, il parallelismo tra i due – seppur differito di un anno – è proseguito!

Non resta che augurare al Bez di continuare a seguire le orme di Bestia, il quale in questo 2024 è tornato dove gli compete, ovverosia al vertice del Motomondiale, nonostante il percorso dei due diverga viepiù. Nella sua quarta stagione di MotoGP, il più anziano dei due romagnoli è rimasto dov’era in quella precedente. Al contrario, chi è venuto al mondo undici mesi dopo, salirà sulla sella di un’Aprilia, effettuando una scommessa sulla Casa di Noale e, soprattutto, su sé stesso.

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