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Nations League, Luciano Spalletti prima della Francia: “Impegno e serietà maniacale. Ecco chi è il nostro Sinner”

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Luciano Spalletti
Spalletti / LaPresse

L’Italia è pronta a difendere il primo posto nel girone di Nations League. Archiviata la qualificazione ai quarti, agli azzurri basterà un punticino per poter essere certi della vetta nel gruppo 2, che permetterebbe di non affrontare nella fase ad eliminazione squadre come Spagna, Portogallo e Germania.

Il CT Luciano Spalletti però non vuole abbassare la guardia, come espresso in conferenza stampa nel primo pomeriggio: “Alla Francia verrà facile provare a vincere la partita, noi non dovremo fare riflessioni. Sono sicuro che andremo a fare la partita che dobbiamo fare, per dedicarla alle persone che ci vogliono bene“.

Il commissario tecnico poi ci tiene a sottolineare l’ambiente di San Siro, che sarà anche teatro di un ricordo di Gigi Riva: “Può essere un simbolo a cui possiamo attaccarci tutti. Con le sue poche parole accompagnava sul campo i fatti. Rombo di Tuono era un soprannome perfetto, faceva rumore il suo silenzio e quando c’era da giocare tirava cannonate che facevano parlare di lui. Dobbiamo essere una squadra che fa vedere qualità senza chiacchierare troppo; sapere che lo stadio sarà pieno, che abbiamo avuto 7 milioni di spettatori anche con la contemporaneità con Sinner, ci impone impegno e serietà maniacale che dobbiamo far vedere in partita“.

I buoni risultati non gli fanno però dimenticare la debacle dell’Europeo con la Svizzera: “Quella sconfitta non me la farà dimenticare nessuno, nemmeno la qualificazione al Mondiale. Ma per certi versi fa bene portarsela un po’ dietro, bisogna ricordarsi che se non si fanno le cose per bene la sassata è sempre dietro l’angolo“. Spalletti fa anche intendere che Moise Kean possa avere una chance dal primo minuto: “Il ragazzo è in grande condizione, si comporta bene da boa e a fare reparto da solo. Mi è sembrato entrato bene con il Belgio, penso di mantenere l’impostazione della partita con il Belgio“.

E per chiudere, un parallelismo con il tennis che va tanto in questi giorni: “Chi può essere il nostro Sinner? Meglio non fare mai paragoni, un calciatore che va oltre la normalità di palleggio… Maldini mi dà l’impressione di avere il colpo facile, l’eleganza, la sostanza di poter creare qualcosa di facile ed esclusivo“.

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